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Poligono militare tra Enna e Palermo: l’accordo tra esercito e sindaci crea polemiche

L’intesa prevede che i militari terranno le loro attività addestrative nell’area individuata riparando eventuali danni alle infrastrutture e al territorio.

Di Redazione |

Sta suscitando discussioni e prese di posizioni critiche un accordo tra l’Esercito e i sindaci di tre comuni siciliani per la creazione di un hub logistico addestrativo. Il poligono militare verrebbe attivato in un territorio tra le province di Enna e Palermo.

L’accordo è stato sottoscritto nei giorni scorsi tra il comando militare siciliano e i primi cittadini dei tre comuni: Giuseppe Ferrarello (Gangi), Luigi Bonelli (Nicosia), Giuseppe Cuccì (Sperlinga). L’intesa prevede che i militari terranno le loro attività addestrative nell’area individuata riparando eventuali danni alle infrastrutture e al territorio.

L’annuncio della creazione dell’hub ha suscitato varie reazioni. A Nicosia il sindaco è stato chiamato a dare informazioni al consiglio comunale durante una seduta alla quale sono intervenuti vari allevatori. Il movimento per la difesa dei territori ha chiesto informazioni più precise per valutare l’impatto del nuovo poligono sulle attività produttive: nell’area prescelta si trovano, tra l’altro,18 aziende zootecniche.Reazioni negativa anche a Gangi. L’opposizione ha chiesto l’immediata convocazione del consiglio comunale, trattandosi di una tema «particolarmente sensibile che sta coinvolgendo l’opinione pubblica e soprattutto i proprietari dei terreni dell’area interessata».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA