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Poligono Esercito in Sicilia, Sperlinga si accoda al coro dei no

In un primo momento Giuseppe Cuccì, aveva confermato l’accordo ma ora ha approvato una delibera di giunta con la quale viene revocato il consenso.

Di Redazione |

Dopo Gangi e Nicosia anche Sperlinga dice no alla creazione di un poligono addestrativo dell’Esercito tra le province di Enna e Palermo. Quasi un mese fa i sindaci dei tre comuni avevano sottoscritto un’intesa con il generale Maurizio Angelo Scardino, comandante dell’Esercito in Sicilia, e con il generale Giuseppe Taffuri, comandante della brigata Aosta, per la creazione di un hub addestrativo.

L’accordo aveva però suscitato polemiche nei consigli comunali dei tre paesi e proteste degli allevatori. Nell’area in cui doveva sorgere il poligono svolgono l’attività circa venti aziende zootecniche. Il primo a revocare il consenso era stato il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, seguito dal primo cittadino di Gangi, Giuseppe Ferrarello. In un primo momento il sindaco di Sperlinga, Giuseppe Cuccì, aveva confermato l’accordo ma ora ha approvato una delibera di giunta con la quale viene revocato il consenso. La giunta prende atto che le condizioni originarie sono mutate e che è stata manifestata una «ferma contrarietà alla prosecuzione dell’iter progettuale».

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