ENNA – Tra pellegrinaggi di fede e devozionali, ma anche con gli immancabili giudizi del giorno dopo, è stata archiviata anche quest’anno la festa della patrona di Enna. Una festività che ha lasciato qualche nota polemica per il concerto non svolto a causa delle note misure di sicurezza imposte, giustamente, dalle disposizioni del capo della polizia. Polemiche che in alcuni hanno fatto perdere di vista la priorità del senso religioso dell’evento. Ma la festa patronale ha richiamato ad Enna, per la seconda volta in poco meno di tre mesi dopo il Venerdì Santo, anche il presidente della Regione Rosario Crocetta accolto al Duomo con qualche critica, epiteti e accuse. Episodi isolati che danno comunque il senso dello stato di insofferenza dei cittadini che lo hanno accusato di essere responsabile dello stato di difficoltà in cui vive la Sicilia.
Nessuna reazione da Crocetta che ha sfilato per qualche centinaia di metri dietro il fercolo della Madonna per poi andare via.
Sotto l’aspetto religioso, che così come accade da sempre è il più importante, il risultato è stato eccezionale, migliaia di fedeli al seguito della Nave d’Oro hanno reso spettacolare ogni istante della processione, dall’uscita dal duomo fino all’arrivo a Montesalvo, un’ora e mezza di cammino di fede in cui cui ogni ennese si è stretto alla Madonna della Visitazione. La straordinarietà di questo appuntamento ha avuto un richiamo nazionale visto che ieri da Enna è andato in onda un servizio de “La Vita in diretta” su Rai 1 dove hanno decantato l’evento patronale e le eccellenze ennesi.
Tra le note positive anche i giochi pirotecnici, oltre venti minuti di fuochi e musica che hanno tenuto gli ennesi con il naso all’insù liberando poi un lungo applauso prima di dare spazio e tempo ai sette concertini dislocati in diversi punti della città. Sugli eventi musicali i giudizi sono stati invece contrastanti tra chi ha saputo apprezzare e chi ha criticato una scelta che, comunque, era l’unica strada percorribile considerato che quello di piazza Europa è stato inserito tra i “grandi eventi concertistici”, motivo per il quale andavano presi accorgimenti tali da obbligare il Comune ad un esborso di circa 100 mila euro. Si è così deciso di affidarsi a piccoli concertini che hanno avuto i loro pregi e difetti. Va intanto premesso che ad incidere sulla presenza di spettatori è stato anche il clima poco clemente. La qualità dei gruppi era di tutto rispetto tant’è che chi ha assistito ha apprezzato e si è fatto trascinare tra canti e balli soprattutto nella zona Monte. Da rivedere invece la loro sistemazione visto che alcune postazioni erano al buio o circondate da auto. Se per il futuro sarà necessario ripetere questa esperienza queste considerazioni saranno da tenere in considerazione per una migliore riuscita.