Ignoti hanno mozzato le dita della mani dell’installazione "Nessuno si salva da solo" realizzata a Piazza Armerina, nell’Ennese, da giovani migranti ospiti dell’associazione Don Bosco 2000 per ricordare i morti nel Mediterraneo, in occasione della Giornata del Rifugiato celebrata il 20 giugno. Il raid è stato «condannato fermamente», dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Antonio Scavone, che esprime «solidarietà agli operatori e ai volontari dell’associazione Don Bosco 20002 con «l'auspicio che simili atti non tolgano fede e forza all’impegno per l'inclusione e l’integrazione di persone migranti».
«Tanto è stato fatto in questi anni – afferma Scavone – per combattere i venti dell’odio e alimentare, al contrario, una nuova stagione di accoglienza. Penso al progetto di agricoltura sociale di Villarosa, a pochi chilometri dagli eventi di Piazza Armerina, in cui tanti cittadini stranieri coinvolti stanno conducendo un percorso di formazione di cooperazione circolare, per avere una concreta occasione di riscatto. La Regione Siciliana ha investito e creduto in questa progettualità e oggi condanna fermamente quanto accaduto a gran voce. Intollerabile quanto avvenuto». L'assessore si dice «disponibile a presenziare insieme alle altre autorità istituzionali ad un evento che riaffermi i valori della persona migrante e della vita».