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L’Asp di Enna: «Massima sicurezza sul lavoro nel reparto di Radiologia»

Di Flavio Guzzone |

ENNA – La direzione dell’Azienda sanitaria replica allla denuncia fatta dal segretario provinciale del Fp, Giuseppe Adamo, in merito al presunto aumento dei decessi nel reparto di Radiologia tra cui quello recente di un dipendente. «Rincrescimento – scrive la direzione sanitaria – perché i toni e il contenuto della suddetta appaiono del tutto fuori luogo e non consoni al momento di cordoglio condiviso dall’intera Azienda nei confronti della prematura scomparsa di un proprio lavoratore. L’organizzazione sindacale avrebbe dovuto scegliere altre modalità per evidenziare quanto segnalato». La Uil ha già presentato una denuncia alla Procura e ad altri destinatari, sulla nomina del medico autorizzato e sugli atti preventivi inerenti la sorveglianza medica dei lavoratori nelle sezioni radiologiche per poi ritirarla in data 11 ottobre scorso.

«Sempre per rassicurare i lavoratori e la cittadinanza – prosegue l’Azienda sanitaria – si elencano le seguenti azioni poste in essere per la tutela e la sicurezza del lavoro nelle sezioni radiologiche: tutto il personale radio esposto è sottoposto a sorveglianza personale attraverso le visite del medico autorizzato con periodicità annuale; ogni lavoratore radio esposto ha in dotazione un dosimetro che segnala la dose di radiazioni assorbite durante il lavoro; tutti gli ambienti ove vengono utilizzate attrezzature che emettono radiazioni ionizzanti sono sorvegliati tramite dosimetri ambientali che indicano la dose di radiazioni eventualmente presenti nell’ambiente circostante; è stato istituito l’ufficio di radioprotezione, cui responsabile è la dott. Di Conza, dirigente medico di Radiologia; la commissione radiologica aziendale si riunisce periodicamente e non ha mai ricevuto segnalazioni di anomalie nell’esposizione dei lavoratori. Gli ultimi controlli fatti sulle apparecchiature eseguiti il 22 ottobre a Enna e il 6 dicembre a Piazza Armerina non hanno rilevato alcuna anomalia».

Per l’Azienda «le preoccupazioni e l’allarme lanciato con la nota della Uil sono infondate e anche dannose».

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