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Il Tiziano di Troina diventa un caso: una patacca da 50mila € o un affare senza precedenti?
Troina (Enna) – Una “patacca” da 50mila euro o un affare senza precedenti? Un dilemma non da poco quello che gira attorno al “ritratto di Paolo III Farnese” di Tiziano Vecellio, acquisito dal Comune di Troina 3 anni fa, ed oggi al centro di uno scontro tra il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che denuncia senza giri di parole che si tratterebbe di un falso, ed il docente siracusano dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, Paolo Giansiracusa che ne difende, senza se e senza ma, l’assoluta autenticità. La nuova polemica tra Sgarbi e Giansiracusa segue a ruota quella sul prestito al Mart del “Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio, esposto nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, a Siracusa, ma chiesto dal museo di Rovereto, di cui Sgarbi è presidente e su cui Giansiracusa, ha mostrato da subito contrarierà.
Pochi giorni fa, nel mezzo dello scontro, Sgarbi ha ricevuto dalla capogruppo di opposizione in consiglio comunale a Troina, Maria Fascetto Sivillo, una lettera in cui riferisce di una mostra a Troina organizzata da Giansiracusa nel 2016, dopo il ritrovamento del quadro attribuito all’artista veneto, con seminari, giornate di studio, visite guidate con studenti e pubblicazioni. Mostra che sarebbe stata definita dallo stesso Giansiracusa la più importante sull’autore da Napoli in giù. Allegati alla lettera, in cui si chiede un parere al critico d’arte, oltre alla relazione riassuntiva, la delibera per l’acquisto del quadro edil certificato di esecutività immediata; i pareri in possesso del Comune sull’attribuzione del quadro e anche l’email di risposta del Museo Capodimonte, cui sono state chieste informazioni, del Centro Studi “Fondazione Tiziano” di Pieve di Cadore, una conversazione con Fondazione Tiziano sulla rilevanza della mostra a Troina e una dichiarazione di Ego Gallery (Svizzera) che definirebbe il quadro “sub judice” (da studiare, ma non attribuibile). A sollevare dubbi sul quadro anche un link della Fondazione Zeri” con datazione e attribuzione del quadro ad Anonimo, “Copia da Tiziano”, e un link della Casa d’aste Sotheby’s sul valore di partenza di un’opera di Tiziano non paragonabile alla cifra spesa dal Comune.
A spiegare il perché del basso costo del quadro è il sindaco di Troina, Fabio Venezia: «L’opera è stata acquistata al prezzo simbolico di 50mila euro per rimborsare le esose spese sostenute dall’avvocato Ugo Miano, proprietario del dipinto, per farlo rientrare in Italia, per la custodia e per lo studio e la manutenzione dello stesso». Il quadro apparteneva al padre di Miano, Gaetano, pittore originario di Troina che ha vissuto tra Roma e il Brasile, che scoprì più opere autentiche di vari autori, tra cui il Tiziano al centro del dibattito e che aveva espresso desiderio di donare alla sua città di origine di cui si è fatto portavoce il figlio. Aggiunge Venezia: «Non ci sembrava giusto che dopo il nobile gesto dovesse fare fronte anche alle spese. Con tutto il rispetto per Sgarbi, che non ha mai visto il dipinto di presenza ma solo da una foto a bassa risoluzione, sull’attribuzione a Tiziano Vecellio del “Ritratto di Paolo III Farnese”, si è tra gli altri pronunciato il prof. Maurizio Marini, tra i massimi studiosi al mondo di Caravaggio e grande conoscitore dell’arte italiana del Cinquecento e del Seicento, il quale scrive dopo aver scrupolosamente studiato il dipinto che si tratta di un significativo autografo. Il prof. Paolo Giansiracusa, cittadino onorario di Troina, ha scelto da anni di lavorare gratuitamente a servizio della nostra comunità ed è grazie al suo generoso impegno che 100 artisti contemporanei di tutto il mondo hanno donato altrettante opere d’arte alla città di Troina per il nascente Museo d’arte contemporanea».
Ma per Sgarbi la perizia di Marini non avrebbe valore dirimente perché non sarebbe esperto dell’artista veneto e lancia un’altra provocazione: “Nel 2013 Giovanni Villa ha curato alle Scuderie del Quirinale una rassegna con le opere di Tiziano. Il Ritratto di Paolo Farnese non compare neanche nel catalogo. Se Troina ha acquistato un capolavoro doveva essere quanto meno citato se non direttamente esposto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA