Enna
Il commercio ad Enna, «Traffico e carenza di posteggi: ed è crisi»
Enna – «Pure chi abita a Enna bassa evita di salire qui per evitare i problemi di traffico e posteggi». Questa è l’amara considerazione di Mario Tricarichi, proprietario del bar del Duomo che così come gli altri colleghi della zona in queste settimane sta cercando di alzare il livello dell’attenzione nei confronti di istituzioni e cittadini per cercare di risolvere il problema della crisi.
«Purtroppo già da qualche anno c’è una crisi generale che nel mio caso ho avvertito prima che crollasse il viale Savoca che è comunque stato la botta finale» commenta Mario Tricarichi ammettendo che questo stato di crisi lo ha obbligato a fare delle scelte precise all’interno della sua azienda: «Siamo in tre, io, mia moglie e un ragazzo part-time perché oggi qualsiasi scelta deve essere ben ponderata» perché aggiunge, «gli incassi a volte sono inferiori alle uscite. Di inverno – racconta il titolare del bar Duomo – spesso si va avanti prendendo i risparmi che sono riuscito a mettere da parte in estate organizzano ad esempio degli eventi».
Anche in Tricarichi c’è l’amarezza nel constatare che «purtroppo qui neanche sembriamo in un centro cittadino o nella zona del Duomo. Di sera – racconta – ci sono ore in cui non passa neanche una macchina e questo è deprimente». Per cercare di dare un impulso alle casse delle sua azienda Tricarichi spiega d’aver fatto un investimento acquisendo «una tabaccheria che stava per chiudere sempre a causa della crisi. Ha consentito d’avere maggiore richiamo ma ho dovuto comunque rischiare».
Secondo Mario Tricarichi, così come è ormai evidente in tutti i commercianti che abbiamo intervistato, «per cercare di migliorare qualcosa bisogna puntare in modo incisivo sul turismo», è d’accordo sull’idea dell’amministrazione comunale di creare un posteggio interrato nel centro della città e lancia poi una sua proposta: «Bisognerebbe dare maggiore vitalità ai monumenti coinvolgendo magari gli anziani dei Centri incontro i quali potrebbero mettersi a disposizione per tenere aperte le chiese» dice Mario Tricarichi che conclude sostenendo come «anche la chiusura del museo Alessi sia stata decisiva sul turismo».
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