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Femminicidio a Catenanuova, uccide la moglie e lo confessa su Whatsapp a un amico: «Scusa»

Di Pierelisa Rizzo |

ENNA Ancor prima di uccidere la moglie si definiva «vedovo» sul proprio profilo Facebook, dove annunciava, senza badare alla grammatica, che «La vendetta un piatto freddo, più freddo e più si gusta». A Catenanuova, comune di cinquemila abitanti in provincia di Enna, un uomo di 51 anni, Filippo Marraro, ha ucciso la moglie Loredana Calì di 40 anni.

ECCO L’AUDIO CHOC: HO UCCISO MIA MOGLIE

Le aveva dato appuntamento nella campagna dei suoceri, poco fuori il paese. Lì l’uomo, titolare di un autolavaggio e padre di tre figli (uno nato da un precedente matrimonio), ha sparato due colpi di revolver al torace della donna dalla quale si stava separando. Poi ha mandato un messaggio ad un amico, con il quale partecipava a raduni motociclistici, per disdire la sua partecipazione a quello del 7 aprile. Un messaggio agghiacciante: «Mi dispiace, non posso venire: ho ucciso mia moglie». Quindi ha telefonato ai familiari della vittima dicendo «andatevela a prendere morta». E infine si è costituito ai carabinieri. Un vero e proprio agguato, preceduto da una richiesta di chiarimenti.

Un paio di settimane fa, sussurra qualcuno in paese, Marraro aveva massacrato la moglie di botte e stesso trattamento avrebbe usato nei confronti di un uomo, sospettato di essere il suo nuovo compagno. Ma nessuno aveva denunciato nulla. Ora quella che sembra una vendetta meditata si è consumata nel peggiore dei modi.

Loredana Calì, che lavorava saltuariamente come domestica, lascia un figlio di 11 anni e una di 17. Nessuno dei due era in casa: il ragazzino era a scuola, la sorella in gita scolastica. Marraro ha un figlio da un precedente matrimonio che ha 25 anni e lavorava con il padre.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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