Si torna a sollecitare l’apertura l’edificio che dovrebbe essere utilizzato per l’accoglienza e la riabilitazione dei malati fisici e psichici, realizzata con una spesa di quasi 4 milioni di euro nell’ex palazzo Ciss di contrada Pollicarini. Lo sprone è del del Comitato promotore per i diritti dei cittadini – composto da Rosalba Valvo, Nina Patti, Giuseppina Seminara, Rosaria Calcaterra, Vincenzo Martello, Luigi Bellomo e dal presidente Gaetano Vicari – che ha incontrato il direttore generale dell’Asp Giovanna Fidelio e il direttore sanitario Emanuele Cassarà.
In questa struttura mancano tutti gli arredi il cui costo si aggira intorno al milione e 300mila euro. Nell’incontro sono state lamentate dal Comitato lungaggini per le visite specialistiche, al contrario di ciò che avviene se si pagano le prestazioni utilizzando la struttura ospedaliera. Una situazione che penalizzi chi non ha mezzi sufficienti finanziari per pagare la visita.
E’ stata fatta anche richiesta di una maggiore attenzione per l’incremento di sedie in alcuni reparti; chiesta anche una maggiore indicazione segnaletica che accompagni l’assistito nei vari reparti dell’ospedale «Umberto I»; il funzionamento del meccanismo utilizzato per la prenotazione allo sportello delle visite e del pagamento del ticket, principalmente quando ci sono più persone in attesa.
Fidelio e Cassarà si sono dimostrati disponibili a venire incontro il più possibile alle segnalazioni fatte dal Comitato, mentre per il Centro interprovinciale di riabilitazione si aspettano da quattro anni i finanziamenti che sono stati richiesti alla Regione e al ministero della Salute. L’immobile comunque rimane protetto e vigilato contro eventuali atti vandalici, che in passato ci sono stati e hanno provocato danni.