la sentenza
Enna, «Maltrattò i suoi piccoli alunni»: condannata una maestra d’asilo
I fatti sono accaduti in una scuola dell'infanzia e risalgono ad un periodo tra il 2013 e fine 2014
Si era resa responsabile di maltrattamenti con ripetute ingiurie e minacce fino a prospettare ingiuste punizioni ed ora per una maestra di Villarosa è arrivata la condanna. I fatti sono accaduti in una scuola dell’infanzia e risalgono ad un periodo tra il 2013 e fine 2014 quando alcuni genitori indispettiti dal comportamento dei propri figli mossero le prime denunce. Dalle indagini meticolose, supportate anche da videoregistrazioni, è stata accertata la condotta della maestra.
Ci sono voluti undici lunghi anni durante la quale i genitori dei bambini, assistiti dagli avvocati Giovanni e Martina Palermo, Mauro Lombardo e Sinuhe Curcuraci, hanno anche subìto la discriminazione di una parte, per fortuna minoritaria, della comunità e di altri genitori, quasi a voler ridimensionare le loro denunce. Nel corso delle indagini era emerso che la maestra infliggeva ai bambini maltrattamenti verbali con ripetute ingiurie (dal “cretino” allo “stupido”), minacce fino a prospettare ingiuste punizioni, come lo stare su una sedia sulle proprie braccia e a testa in giù o a stare con la faccia contro il muro, o punizioni fisiche o morali. Tali condotte, commesse abusando della propria attività, avevano generato uno stato di ansia e di paura nei piccolini che hanno vissuto una forte tensione emotiva, tanto da rifiutarsi ad andare all’asilo, oltre ai disagi psicofisici con cui si sono dovuti confrontare nel corso di quel difficile e complicato periodo.
Nel frattempo la maestra, che aveva avuto una sospensione, ha continuato la sua attività lavorativa e certi suoi atteggiamenti erano percepiti dai genitori come se si sentisse impune.Il Tribunale di Enna, con il giudice Chiara Blandino, ha adesso dichiarato la maestra colpevole e l’ha condannata a due anni e nove mesi oltre al pagamento delle spese processuali; condannata anche al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili. Entro 90 giorni verranno depositate le motivazioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA