ENNA – La scelta di Enna quale sede delle riprese del film “Il Casellante”, tratto da un romanzo di Andrea Camilleri, è ormai quasi certa. Lo dice il sindaco Maurizio Dipietro sostenendo che «è stata definita più o meno l’ambientazione ad Enna».
Quello che fino a qualche settimana fa sembrava essere solo un sogno, con il passare dei giorni va assumendo sempre più concretezza.
«Si è arrivati ad una fase avanzata per la definizione del contratto tra il Comune e la società che produrrà il film» spiega Dipietro. Il contratto prevede tutta una serie di clausole di tutela per entrambe le parti. Il Comune, ad esempio, potrà godere della possibilità che il cast, così come tutte le maestranze della produzione, restino ad Enna per il periodo delle riprese rivitalizzando il capoluogo che potrà offrire anche delle comparse ennesi.
«Sarà un momento di grande fervore per la città che sarà protagonista del film» ha aggiunto il sindaco Dipietro.
La data prevista per l’inizio delle riprese è quella del 21 agosto motivo per il quale c’è da attendersi da un momento ad un altro l’annuncio ufficiale.
Le riprese si concentreranno ad Enna alta e sono state già individuate anche alcune location, tra queste ci sarebbe piazza Garibaldi ma l’idea è quella di utilizzare più zone della città alta che con alcuni dei suoi monumenti e palazzi si presta molto al periodo in cui “Il Casellante” è ambientato ossia gli anni ’40 del secolo scorso in pieno era fascista.
Anche sul cast a disposizione del regista Rocco Mortelliti iniziano a filtrare maggiori dettagli perchè si fanno già i nomi di Leo Gullotta, Nino Frassica, Moni Ovadia e probabilmente l’attore francesce naturalizzato russo Gèrard Depardieu.
«Confidiamo molto in questa opportunità perchè convinti che tramite questo film il nome di Enna possa girare per il mondo» sostiene Dipietro in considerazione del fatto che il film parteciperà al Festival di Cannes nel 2018.
Trasformare Enna nella Vigata del romanzo di Camilleri potrà lasciare al capoluogo ennese dei benefici anche per il futuro sotto l’aspetto turistico. È quello che si auspicano gli ennesi pronti a dare il giusto tributo allo scrittore siciliano che dal 2014 è un cittadino onorario ennese avendo, lo stesso, vissuto tra il 1945 ed il ’48 ad Enna, tanto da dire in più occasioni che «metà della mia cultura la devo a quelle giornate vissute nella Biblioteca a leggere i lasciti di Lanza e Savarese».