Enna e l’autodromo di Pergusa costato l’anno scorso un milione in incarichi e consulenze: la proposta del Pd in Consiglio

Di William Savoca / 08 Agosto 2024

Rilanciare Pergusa rivedendo l’attività dell’autodromo ed inserendolo in un contesto che guardi a tutta l’impiantistica sportiva, alle università e all’ambiente. È la proposta dei gruppi consiglieri di opposizione che hanno stilato un documento politico.

Nei giorni scorsi il dibattito pubblico in città si è focalizzato, a più livelli, sul futuro della frazione di Pergusa, che con i suoi molteplici interessi culturali, ambientali, sportivi, sanitari e di alta formazione rappresenta un microcosmo municipale, la cui gestione e sviluppo richiede da parte delle istituzioni preposte un’approfondita analisi. Purtroppo, questa approfondita analisi è mancata: si è deciso di procedere con approssimazione e agendo in emergenza senza un’idea di fondo, come dimostra la vicenda legata all’ente autodromo.

I consiglieri di Siamo Enna, Partito Democratico, Nuova Cittadinanza, Nuova D.C., Enna Viva, Moderati per Enna spiegano il loro no alla proroga al Consorzio Ente Autodromo di Pergusa

«Per come impostato e conosciuto negli ultimi anni, si è rivelato antieconomico e non al passo coi tempi. I cittadini devono sapere che l’ente autodromo è costato alla collettività nel suo complesso quasi un milione di euro solo lo scorso anno, tutti soldi pubblici pagati dai contribuenti di cui molti spesi in consulenze e incarichi. A dispetto di tali ingenti risorse, l’ente non è riuscito ad organizzare che poche manifestazioni sportive, tutte di modesto rilievo come dimostrano la poca presenza di pubblico e la quasi totale assenza di riscontri economici. Avevamo dato disponibilità ad una proroga semestrale, più che sufficiente per immaginare un nuovo ente più moderno ed efficiente ma il Sindaco ha comunque deciso di andare avanti proponendo un’inefficente e inutile proroga, prima triennale e poi annuale. Adesso che l’ente non esiste più occorre formulare una nuova proposta per rilanciare (davvero, e non a parole e proclami) non solo l’autodromo ma tutta l’area pergusina».

La prima questione da affrontare, spiegano, è la semplificazione e definizione di competenze che insistono sulla tutela, salvaguardia e gestione della Riserva Naturale Speciale di Pergusa, dell’area archeologica di Cozzo Matrice, dell’Autodromo con i locali annessi, dell’impiantistica sportiva e della struttura dell’ex Ciss.

Per lo sviluppo armonico di Pergusa i consiglieri comunali ritengono «necessario avere un ente, che tenga inevitabilmente conto della metamorfosi in atto e possa diventare erogatore di servizi alla diversificata platea di residenti del comprensorio e non solo. Intanto, è assolutamente imprescindibile avviare in tempi brevi un tavolo di confronto con gli ex enti consorziati, ossia Libero Consorzio Comunale ed ACI, per valutare quale veste istituzionale e servizi conferire al nuovo ente. A nostro avviso, ad esempio, la gestione di tutta l’impiantistica sportiva di Pergusa (vale a dire autodromo, campo di calcio, campi di tennis, piscine e camping) dovrebbe fare capo ad un unico ente».

Disponibilità anche ad un’apertura ai privati «chiariamo che compartecipazione del privato non vuol dire “privatizzazione”» e parlano di «risultati fallimentari» dell’autodromo la cui missione va rivista: «va attualizzata, sfruttando al meglio le sue potenzialità senza limitarsi agli eventi motoristici ma cominciando ad immaginare che si possano organizzare anche attività convegnistiche, spettacoli, cinema e fiere. Infine, occorre aprire i cancelli dell’autodromo ad iniziative nel campo della ricerca, con il coinvolgimento del Dipartimento di ingegneria dell’Università Kore. Sempre restando in tema universitario non si può non tenere in considerazione il fatto che Pergusa, grazie agli investimenti messi in campo dall’Università Kore e del Fondo Proserpina, si trasformerà a breve in un polo universitario a tutti gli effetti con centinaia di studenti che stabilmente alloggeranno presso il villaggio Pergusa».

I consiglieri comunali hanno infine anticipato che «apriremo una fase di confronto serio coinvolgendo la cittadinanza».

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Pubblicato da:
Fabio Russello