Richiami di preparazione, prove di forza (nonostante l’altissima percentuale di umidità di questi giorni) per un rush finale che l’Enna cercherà di gestire, fisicamente e mentalmente, nel migliore dei modi per raggiungere l’obiettivo finale.
“Questa sosta intanto è utile – ha detto il presidente Luigi Stompo – ed è arrivata al momento giusto, dopo una cavalcata straordinaria dopo 14 vittorie in sedici partite. Ricarichiamo un po’ le batterie perché inizia a fare caldo e serve gestire bene anche le energie”.
Sguardo al presente ma anche al futuro in casa Enna: “Si perché ci siamo resi conto insieme con l’Amministratore delegato Fabio Montesano, delle potenzialità della squadra e a un certo punto decidemmo di cambiare rotta con l’arrivo di Giovanni Campanella per far rendere al meglio i nostri ragazzi. Questa scelta non era mirata soltanto a questo campionato ma anche alla prossima stagione. I frutti sono sotto gli occhi di tutti, merito del mister e di uno staff di altissima qualità (con il vice Angelo Sciuto, il preparatore dei portieri Marco Onorati e il preparatore atletico Giacomo Tollini, ndr) che, qualora arrivasse la categoria superiore, sarebbe già pronto. Quindi – ribadisce il presidente Stompo – una scelta mirata per un sogno che inseguiamo da oltre 30 anni. Campanella, dunque, non è mai stato messo in discussione. Parliamo di una grande persona oltre che di un tecnico preparato. Sa tenere alta l’asticella dell’attenzione ed ha grande esperienza. Non lo conoscevamo, abbiamo imparato a conoscerlo in questi mesi, ha grande rispetto e ho trovato una persona molto attenta alle esigenze della società, così come i nostri atleti che già da qualche anno è con noi: atleti che hanno sposato in toto il progetto Enna e la città non può che essere loro grata per la dedizione e l’abnegazione che tutti stanno mettendo per il nostro progetto”.
Un progetto che tutti hanno ben in mente ma nessuno vuol sbilanciarsi più di tanto al momento: “Perché ci attendono ancora quattro battaglie sportive contro avversarie forti e agguerrite che magari proprio per il fatto di incontrare l’Enna triplicheranno le forze. È normale e giusto che sia così e certi toni trionfalistici ci danno molto fastidio, anche perché sarebbe come mancare di rispetto alle avversarie che affronteremo nelle prossime settimane. Noi, invece, di rispetto ne abbiamo tantissimo e per questo siamo concentrati con il nostro staff per un finale ad alta intensità che speriamo ci conduca dove tutti auspichiamo”.
Staff tecnico, atleti ma anche il sapiente lavoro del ds Giuseppe Restuccia: “E’ bravo ed è una persona onesta, qualità oggi non facili da trovare in questo mondo: sono diversi anni che il ds lavora con noi e questo rapporto si è consolidato nel tempo”.
In tanti in questo periodo si sono chiesti: ma cosa ha di tanto speciale l’Enna considerate le enormi referenze positive non solo dettate dall’attuale cammino? “Forse il fatto che siamo delle persone vere e oneste – ha concluso il massimo dirigente gialloverde -, che si occupano di altro oltre che di calcio: lo facciamo per pura passione e forse questa cosa viene trasmessa e avvertita da tutti, senza secondi fini”.