ENNA – E’ partito da un messaggio su whatsapp per poi approdare velocemente su Facebook, rimbalzando di condivisione in condivisione, l’allarme acqua inquinata da una presunta presenza di manganese e depositi terrosi oltre i livelli consentiti.
La presenza di metalli nelle acque dell’Ancipa, secondo il testo del messaggio, che non indica però percentuali o parametri di riferimento,sarebbe tale da sconsigliarne l’uso domestico.
Il messaggio, che non presenta fonte di riferimento, ha comunque creato una crescente preoccupazione in città e invitava, inoltre gli ennesi a verificare la presenza delle sostanze inquinanti raccogliendo dell’acqua in una bacinella bianca per verificare se assumesse colore marrone-verdastro.
Dalla ricezione del messaggio alla telefonata ad AcquaEnna per avere informazioni e il centralino è stato preso d’assalto.
Già nei giorni precedenti si era creata una prima fase di allarme in città perché in alcuni quartieri l’acqua usciva gialla dai rubinetti ed anche in questo caso erano partite richieste di chiarimento.
Così AcquaEnna ha emesso una nota ufficiale in cui si comunica che «è stato disposto, unitamente ai tecnici del Sian dell’Asp di Enna, un campionamento della rete idrica per potere così verificare il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente, e i cui relativi risultati saranno resi noti non appena disponibili».
In particolare da AcquaEnna, proprio in riferimento all’allarme manganese che gira tra i social e Whatsapp, ha specificato nella stessa nota che «relativamente al parametro chimico manganese, la Società Siciliacque, gestore sovrambito, ha comunicato che il dato relativo alle acque provenienti dalla Diga Ancipa, risulta essere entro i limiti di legge». Al momento quindi, secondo quanto affermato da AcquaEnna che ha comunque avviato una fase di controllo e monitoraggio, secondo la prassi consolidata e che viene costantemente effettuata, non ci sarebbero anomalie tali da richiedere il ricorso ad acqua minerale per cucinare o per altri usi domestici.