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Educare e insegnare al tempo dei social network: ecco come muoversi senza farsi travolgere

Di Redazione |

Un’opportunità di crescita e confronto su un tema che bisogna avere il coraggio intellettuale e civico di affrontare. È quanto hanno rappresentato le due iniziative di formazione e confronto, promosse dall’Ente di formazione I.R.A.S.E. Enna, presieduto da Paolo Castellana, e la Uil Scuola Enna/ Caltanissetta, di cui è coordinatore territoriale Michele Sollami.

Venerdì 17 è stato dedicato alla formazione dei docenti con un corso di aggiornamento di 8 ore dal titolo “Insegnare e apprendere nell’era social – La teoria degli alibi ed il potere di un like”, tenutosi nel plesso “Neglia” dell’Istituto Comprensivo “Neglia-Savarese”. Di mattina il Prof. Francesco Pira, sociologo e docente di Comunicazione presso l’Università di Messina, ha trattato il tema “Educare nell’era dei social network”, alternando la visione di alcuni brevi video alla lezione frontale.In questo modo ha assicurato un prezioso contributo non solo per lo studio dei processi di insegnamento- apprendimento, legati alle nuove tecnologie con le ricadute professionali ed umane che questo comporta, ma soprattutto ha fornito a ciascun docente presente gli strumenti per decodificare il reale e decriptare il bisogno formativo, al fine di evitare l’insorgenza di comportamenti devianti nei loro studenti e in loro stessi.

Di pomeriggio, Marcello Festeggiante, docente di Tecnologie per la didattica dell’Università di Palermo, ha condotto il laboratorio “Pensavo fosse amore invece era un calesse ovvero come evitare gli abbagli online”, evidenziando come Google possa rappresentare una risorsa se si è in grado di utilizzare tutte le sue potenzialità, per cui ha dato ai corsisti preziosi suggerimenti ed indicazioni operative sulle modalità di individuazione di notizie false anche attraverso specifiche applicazioni e programmi gratuiti. I docenti coinvolti e motivati, al termine della giornata, hanno espresso il loro gradimento, chiedendo ai relatori altri materiali di approfondimento.

Sabato 18, invece, è stato organizzato, con il patrocinio del Comune di Enna, il convegno “Diventare cittadini digitali tra fake news, post-verità e misinformazione – Linee guida per la costruzione delle conoscenze nell’era social”. Erano presenti il primo cittadino Maurizio Dipietro che ha espresso il proprio plauso agli organizzatori ed il Tenente Colonnello dei Carabinieri Antonino Restuccia, comandante del Reparto Operativo di Enna.

Puntuali e precisi gli interventi dei relatori che hanno suscitato anche un vivace dibattito a testimonianza dell’interesse suscitato dalla tematica trattata. A prendere la parola: Maria Cristina Graziano (docente e giornalista) che si è soffermata sulle nuove modalità di acquisizione delle informazioni, imposte dall’uso delle nuove tecnologie, sottolineando alcuni accorgimenti da adottare per evitare disinformazione e misinformazione; Francesco Pira che ha relazionato sul potere dell’algoritmo nella digital society ed ha garantito ulteriori ed interessanti chiavi di lettura al complesso fenomeno attraverso l’analisi scientifica delle fake news e della comunicazione che caratterizza questa società liquida, dal venir meno del senso delle istituzioni, all’ emotivismo ed al cattivismo che viaggia sul web; Maurizio Gentile (psicoterapeuta e analista didatta IIPG) ha evidenziato come il processo adolescenziale sia cambiato nell’era digitale, indicando la necessità di fare sistema per evitare che tanti ragazzi e tante ragazze “si perdano” invischiati in quella rete, di cui considerano solo le opportunità e non i rischi; Stefano Dell’Aera (psichiatra, direttore Servizio Tossicodipendenze dell’Asp di Enna) ha posto attenzione alle trasformazioni dell’io che vive la sua quotidianità iperconnesso, ma in profonda solitudine; Irina Mendolia (avvocato) ha parlato della necessità che i genitori si prendano cura dei propri figli, proteggendoli dalle insidie del web anche tramite l’esempio; Marco Greco (studente, presidente associazione “Progetto 360 Enna”) ha ribadito la necessità che la scuola “si attrezzi” ed “attrezzi” i giovani all’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie.

“Siamo convinti che oggi più che mai sia necessario riappropriarci degli spazi comuni e riscoprire il senso delle istituzioni – affermano Michele Sollami e Paolo Castellana -. Con questi interventi formativi Irase Enna e Uil scuola Enna Caltanissetta abbiamo testimoniato la nostra volontà di scommetterci ed investire sul territorio e per il territorio, nel quale viviamo ed operiamo – concludono-. Ci auguriamo che, dato il gradimento registrato dai partecipanti, le prossime iniziative possano coinvolgere un maggior numero di persone, enti ed istituzioni: insieme vogliano lavorare per costruire un presente ed un futuro da vivere come protagonisti e consapevoli interpreti del cambiamento”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA