Enna
Dipietro: «Sto cercando un’intesa per uscire dalla crisi»
Enna – Le azioni per risolvere la crisi politica, i perchè dell’adesione al Pd. Maurizio Dipietro parla a tutto campo e lo fa spiegando subito che «la risoluzione della crisi, nata dalla legittima scelta del gruppo “Amare Enna” di dichiarare chiusa l’esperienza civica qualche mese addietro, è sempre stata al centro dei miei impegni, come ho dichiarato in consiglio comunale, a crisi appena aperta, chiedendo a tutte le forze consiliari di partecipare ad una stagione di cambiamento che ha già prodotto i suoi primi frutti». Cita a tal proposito la fuoruscita dall’Ato rifiuti e l’avvio della nuova società comunale «la sospensione delle partite pregresse nelle tariffe idriche, reinserite dal Tar Catania con un’ordinanza contro cui abbiamo fatto appello, il reperimento di 25 milioni di euro per cambiare il volto della Città, una serie di opere pubbliche a favore dell’edilizia scolastica e dell’impiantistica sportiva, un rilancio delle attività culturali, attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza che ha creato un clima mai visto prima».
Dipietro dice anche che c’è ancora da fare e rivolge l’invito innanzitutto «alle forze civiche e politiche che hanno dato vita allo straordinario successo elettorale del 2015 e che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati ricordati. Con loro, al di là delle scelte politiche che ciascuno di noi ha fatto o intende fare, sto lavorando per trovare, in tempi brevissimi, un’intesa che, valorizzando adeguatamente ciascuna forza civica e politica, consenta di superare la crisi e ripartire con maggiore slancio». Alte dunque le possibilità che entro una settimana la nuova giunta possa essere ufficiale.
Il suo tesseramento al Pd non lo considera un tradimento: «Avrei tradito quel voto se mi fossi adagiato, come altri hanno fatto in passato, sui precari equilibri dell’Ato EnnaEuno, magari per compiacere qualcuno, se non avessi condotto un’azione decisa per la sospensione delle partite pregresse, magari per compiacere sempre quel qualcuno». Per il sindaco la prova della rottura col passato «sta nell’immotivata mozione di sfiducia che la vecchia dirigenza del Pd persegue con ossessione sin dal mio insediamento. Ma neanche la minacciata mozione di sfiducia potrà arrestare il cambiamento» e si chiede «come potranno tanti giovani consiglieri comunali spiegare alla cittadinanza la loro scelta?»; ma si dice certo che «grazie a chi ha creduto sin dall’inizio al nostro progetto ed a quei consiglieri comunali liberi da condizionamenti che sono disposti a dare il loro contributo, Enna uscirà definitivamente dal periodo più brutto della sua storia recente, in cui è sprofondata per l’incapacità amministrativa che ci ha portati al punto in cui siamo».