Enna
Casalotto, la gente patisce la sete
Piazza Armerina (ENNA) – Sempre meno acqua per il quartiere Casalotto. Per Alessia Copia, una giovane mamma di due bambini, l’acqua è indispensabile al fine di assicurare un ambiente sano a Francesco, il suo primogenito con problemi di salute: «Siamo tornati a casa da Genova il 18 gennaio, dopo aver sottoposto Francesco a un intervento chirurgico, e non abbiamo trovato acqua, siamo stati costretti ad acquistarla. Devo avere la massima cura per l’igiene della casa e di mio figlio che oggi ha una ferita aperta. Inoltre, l’acqua, che saltuariamente viene erogata, ha uno strano colore giallastro». Il marito, Carmelo Alessandro, intendeva risolvere in parte il problema sostituendo il serbatoio di 200 litri con uno più capiente ma sarebbe stato inutile perché la distribuzione idrica non supera le due ore, un tempo insufficiente per riempire serbatoi più grandi. Il disservizio idrico ha colpito anche Walter Pisani costretto da una malattia invalidante a utilizzare una carrozzina. Walter vive da solo e ha raggiunto una sua autonomia, ma la mancanza di acqua lo costringe a chiedere aiuto alla sorella e ad acquistarla.
«Contestare il pagamento delle partite pregresse o di altre voci delle bollette troppo care è utile, ma il primo problema da affrontare è il disservizio relativo all’erogazione idrica nel quartiere. Chiediamo che AcquaEnna applichi la stessa puntualità che assicura nell’invio delle bollette» dichiara Daniele Tornetta, presidente del comitato Quartiere Casolotto.
In via Scipione Trigona abita Assunta Tudisco che prima di ritornare a casa non dimentica di riempire un bidone d’acqua: «Sono giorni che non arriva l’acqua e adesso, rientrando a casa non potrò nemmeno accendere i riscaldamenti». Nella stessa via Francesco Di Dio dal 23 dicembre al 17 gennaio non ha avuto erogazione, probabilmente per la posizione più in alto della sua casa e la mancanza della giusta pressione. Intanto, domenica mattina, al piano San Filippo, il M5S ha organizzato un incontro con i residenti del quartiere per concordare le azioni più opportune e utili alla risoluzione del problema. Numerose sono le famiglie che hanno subito l’interruzione dell’erogazione idrica, la stessa Alessia, nonostante la presenza di due minori, di cui uno disabile, ha rischiato il distacco qualche giorno prima di Natale: «Non avevo avuto la disponibilità economica per pagare una bolletta cara, invece l’operaio mandato a chiudere il contatore è stato puntualissimo, peccato che non ci viene assicurata la stessa puntualità nel servizio».
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