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Ato EnnaEuno, tre dipendenti esclusi s’incatenano

Di William Savoca |

Enna – Sono tornati a protestare i tre lavoratori dell’Ato “EnnaEuno”, impiegati al Centro comunale di raccolta di contrada Venova, e questa volta l’hanno fatto incatenandosi a Sala Euno, un luogo non casuale perchè, secondo le loro richieste, è lì, nell’aula dove si svolgono i consigli comunali del capoluogo, che dovrebbe decidersi la loro sorte lavorativa.

«Le nostre richieste sono sempre le stesse, chiediamo di essere equiparati ad altri nostri colleghi» dicono i tre lavoratori che ieri mattina hanno occupato i banchi consiliari.

La loro speranza è infatti che il consiglio comunale modifichi il Piano di intervento sui rifiuti inserendo anche loro che, in questo momento, non sono previsti a differenza dei 67 operativi e dei sette amministrativi e tecnici che fanno parte della EcoEnnaServizi, la società comunale che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città. Nei giorni scorsi hanno anche incontrato una rappresentanza del gruppo consiliare del Pd che in una nota disse che “non è possibile nè giustificabile il tentativo di separare la gestione del servizio con il personale precedentemente addetto all’attività stessa”.

Ieri mattina sono tornati a chiedere delle certezze e lo hanno ribadito al presidente del Consiglio comunale, Ezio De Rose, che incontrandoli li ha rassicurati dicendo loro che la prossima settimana la conferenza capigruppo fisserà la data del consiglio comunale dove affrontare la questione e capire così che margini di soluzione ci sono. In totale i lavoratori dei due Ccr ennesi sono nove anche se le proteste plateali arrivano da tre.

Da quanto filtrato pare che il numero effettivo di personale che potrebbe passare alla società comunale non è nove ma inferiore visto che alcuni di essi sono stati trasferiti in altri uffici o comuni ed altri non possono più svolgere questo tipo di servizio.

Dopo qualche ora di fermezza i tre lavoratori hanno interrotto la protesta anche se rimane lo stato d’agitazione. Sul fronte degli amministrativi e tecnici invece si è confrontato il cda della Srr che ha deciso di convocare, singolarmente, entro mercoledì tutti i sindaci insieme ai dirigenti di ragioneria dei Comuni per convincerli ad assumere i tecnici ed amministrativi ognuno per la propria quota parte. Evidenziato inoltre che circa dieci unità andranno in pensione o prepensione.

Questo porterebbe a non seguire il crono-programma perchè l’intento è quello di dar vita ad un passaggio unico di tutte le unità dall’Ato alla Srr. Rispetto, infine, agli acconti ricevuti dal comparto tecnico-amministrativo è stato spiegato che l’acconto è andato a chi non aveva percepito somme da pignoramenti o a chi non aveva ancora avuto saldato settembre.

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