Enna – Conversazioni con autori, spettacoli e lezioni all’università con docenti di cinema e spettacolo e grandi maestri del cunto popolare. Continuano gli appuntamenti del festival “Cromosoma Sicilia TeatroFestival”, manifestazione culturale ideata dalla Compagnia dell’Arpa e dalla Rete Latitudini – rete siciliana di drammaturgia contemporanea – e inserita all’interno della stagione teatrale del Teatro Garibaldi di Enna, con la direzione artistica di Mario Incudine, in programma fino a mercoledì 21 in diversi luoghi della città. Ospiti della quarta giornata di domani, 20 novembre, sono Mimmo Cuticchio e il regista Rosario Palazzolo tra lectio magistralis e incontri-spettacolo in caffetteria.
Alle 10, al Laboratorio Click dell’Università Kore, Mimmo Cuticchio terrà una lectio magistralis sul teatro popolare e il cunto per un incontro aperto al pubblico. Il regista e puparo palermitano sarà intervistato da Guido Di Palma, docente di Storia dell’arte e dello spettacolo all’Università La Sapienza di Roma e da Valentina Venturini, docente di Storia del teatro all’Università di Roma Tre. Modera l’incontro Dario Tomasello dell’Università di Messina.
Alla drammaturgia della parola e alla ricerca dialettale del regista Rosario Palazzolo è dedicato invece l’incontro delle 19,30, alla Galleria Civica Spazio Per Enna (piazza Scelfo). Palazzolo presenta il suo libro “Iddi. Trittico dell’ironia e della disperazione” (Editoria&Spettacolo), insieme a Filippa Ilardo, e Salvatore Ferlita. Sotto il titolo “Iddi”, Palazzolo riunisce tre opere teatrali messe in scena dal 2007 al 2015, Ouminicch’, Letizia forever e Portobello never dies, tre testi uniti dal tema dell’impossibilità della scelta per svincolarsi dalle imposizioni sociali, e ancora l’impossibilità della verità e della speranza per gli uomini in un tempo che affonda tra la vita e la morte fino a fare smarrire la memoria e far piombare tutto in un caos dell’esistenza.
Chiude la giornata, alle 20,30, sempre alla Galleria Civica Spazio Per Enna, lo spettacolo “Letizia forever” di Rosario Palazzolo, con Salvatore Nocera (ingresso 7 euro).
“Letizia Forever” porta in scena una donna sgrammaticata, esilarante, semplice e complicatissima. Parla con un linguaggio dirompente, assolutamente personale e intriso di neologismi. Tutti non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni. È una donna che racconta la propria esistenza di soprusi, di ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, “Letizia Forever”, quella dei “fabulosi anni ’80”. Una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende. Ma “Letizia Forever” è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto e irrisolvibile.