il voto
Elezioni Sicilia, a Mascalucia Vincenzo Magra fa il pieno
«Governerò anche per chi non mi ha votato. Il Pnrr è la sfida più importante» Sconfitti Maugeri e D’Urso Somma
A Mascalucia per il sindaco uscente Vincenzo Magra, a capo di una coalizione di 7 liste (“Magra sindaco”, “Prima l’Italia”, “Forza Italia”, “Il quadrifoglio”, Obiettivo Mascalucia”, “Mascalucia in progresso” e “Amo Mascalucia”), è vittoria al primo turno con il 63% delle preferenze. Un dato che sorpassa di parecchio, senza dover quindi ricorrere al ballottaggio, il suo diretto avversario, l’ex sindaco Salvatore Maugeri alla guida di una coalizione di 3 liste (“Maugeri per Mascalucia”; “Sud chiama Nord” e “Insieme per Mascalucia”), che ottiene il 23%. Il terzo candidato, Francesco D’Urso Somma (Fratelli d’Italia) si ferma al 10%; mentre il candidato del M5S 2050, Sebastiano Catania, al 4%.Davanti alla sede del comitato elettorale, nel centro storico del paese, Vincenzo Magra è visibilmente commosso, accolto dagli applausi dei suoi sostenitori, da cori da stadio della gente riunitasi in piazza. Il suo commento a caldo: «Il risultato ottenuto è come un riconoscimento a cinque anni di buon lavoro, nei quali è caduto un muro tra i cittadini e le istituzioni».«Ora è il momento di riprendere gli impegni – ha detto, promettendo – a tutti quelli che mi hanno votato, ma soprattutto a coloro che non mi hanno votato, che continuerò a fare ogni giorno quello che ho fatto in questi cinque anni, con maggiore impegno, determinazione e sacrificio personale se servirà. Prometto ai cittadini mascaluciesi che rispetterò tutti come loro oggi hanno rispettato me. Non dimentico che oggi ho ricevuto il voto di tante persone che di solito votano dall’altra parte e custodirò la loro fiducia. Rispetterò tutti, indipendentemente dal credo politico e dalle provenienze. Adesso la sfida che ci attende è quella del Pnrr».Gli assessori designati sono Valentina Lombardo, Alessio Cardì, Salvatore Licciardello e Nunzio Coniglione. Per quanto riguarda i consiglieri, ne saranno eletti 24 e non più 16 come avvenuto nell’ultima legislatura.Il risultato del primo turno di amministrative a Mascalucia sembra confermare la tendenza alla diminuzione della partecipazione elettorale nel nostro Paese. Il dato finale comunque attesta un’affluenza pari al 57,92% (hanno votato 15.602 cittadini). Nella seconda giornata l’astensionismo è sceso collocandosi al 42.08%, frutto, probabilmente, della “chiamata” alle urne da parte dei candidati.Questa campagna elettorale è stata caratterizzata da un clamoroso strappo nel centrodestra che avrebbe dovuto appoggiare compatto la candidatura di Magra. Tutto parte da uno scatto in avanti del sindaco uscente che ha pubblicato il suo manifesto elettorale con sette i simboli di corredo. Fra questi: Prima l’Italia, il Quadrifoglio (movimento territoriale che fa capo al deputato leghista Luca Sammartino) e Forza Italia. Non c’è il simbolo di FdI. Questo perché Francesco D’Urso Somma ha deciso di sfidare, forte del consenso del partito della Meloni, il sindaco uscente, incassando il via libera dai coordinatori regionale e provinciale. Di contro si registra la presenza nella coalizione di Magra la presenza di un ex Pd, Angelo Villari, che con la sua lista, “Mascalucia in Progresso”, contribuisce con una ventata di… sinistra. Adesso c’è l’incognita del voto disgiunto che stabilirà quanta maggioranza avrà Magra nel civico consesso.