La foto di Ragusa generativa, più luci che ombre per la provincia più vivibile

Di Rosario Faraci / 14 Giugno 2024

Qualità della vita e imprenditorialità prese in esame. Ultima del Paese per produttività del lavoro nel 2024, secondo la CGIA di Mestre, Ragusa è la provincia più generativa della Sicilia ed è la sesta in Italia, in base al rapporto 2023 sul ben-vivere delle province elaborato da Economia Civile.
L’indicatore di generatività in atto, che misura profili socioeconomici non indagati in altri report sulla qualità della vita, mette insieme dimensioni eterogenee ma tutte collegate alla “proiezione in avanti” delle province: demografia e famiglia, accoglienza e impegno civile. Pur perdendo tre posizioni rispetto al 2022, Ragusa è nella top ten delle province più generative d’Italia. Questo primato va letto in raccordo con il posizionamento ibleo in altre classifiche sulla qualità della vita al 2023. Al 64° posto nell’indicatore generale sul benvivere di Economia Civile, all’88° posto nell’indice sulla qualità della vita di Italia Oggi, all’86° posto nell’analoga indagine del Sole 24 Ore.


In tutte e tre le graduatorie al 2023, Ragusa però è sempre più avanti delle altre province siciliane, risultando così la più vivibile dell’isola. Tuttavia, quando l’indicatore sulla qualità della vita viene disaggregato per fasce demografiche, Ragusa è al 104° posto per i bambini, all’85° posto per i giovani e al 76° posto per gli anziani. Sulla (presunta) invivibilità della provincia iblea per i bambini pesano, in particolare, tre dimensioni: numero di fruitori di servizi comunali per l’infanzia, punteggio più basso riportato dagli studenti nel sistema Invalsi (competenze alfabetica e numerica) e numero di edifici scolastici dotati di palestra. Pur tuttavia, Ragusa è la seconda provincia d’Italia sia per tasso di natalità che per numero medio di figli per donna, secondo Becchetti e i suoi colleghi economisti. Dunque, i ragusani guardano avanti.
La provincia iblea è all’87° posto nell’indicatore sull’ecosistema urbano di Lega Ambiente, la quarta in Sicilia dopo Agrigento, Enna e Trapani. In un’altra indagine del Sole 24 Ore in collaborazione con 3b Meteo, Ragusa è ottantesima per benessere climatico.


Passando all’economia delle imprese, c’è uno studio del 2022 sugli ecosistemi imprenditoriali condotto per l’Italia dall’Entrepreneurial Ecosystem Observatory (Università di Utrecht, Olanda) e dall’IMT- Scuola Alti Studi di Lucca. In questa graduatoria, che esamina una serie di indicatori sull’imprenditorialità, la provincia iblea è sest’ultima a livello nazionale. Su questo posizionamento incidono in particolare alcune dimensioni: i modesti finanziamenti per l’imprenditorialità innovativa, la scarsa presenza di infrastrutture fisiche per l’innovazione e la poca numerosità delle start up.
Tuttavia, alla voce cultura imprenditoriale – nello studio in questione e nella letteratura scientifica considerato un “ingrediente” fondamentale per il buon funzionamento degli ecosistemi – Ragusa, al 36° posto nazionale, si piazza meglio di Catania e Palermo ed è la prima in Sicilia. Inoltre, guardando al numero di grandi imprese (con ricavi maggiori di 50 milioni di euro) sul totale delle imprese del territorio, Ragusa registra un’incidenza più del doppio rispetto a Catania.
Ancora, esaminando la nuova imprenditorialità, in dieci anni (dal 2013 al 2023), il tasso di creazione di nuove imprese è stato superiore alla media regionale. Infine, per numero di imprese con titolare under 35, Ragusa è la 29° provincia d’Italia per imprenditorialità giovanile. A causa della scarsa presenza di imprese innovative (in tutto 38 secondo il Registro delle Imprese), la provincia iblea rimane fuori dai radar nella classifica 2024 sugli ecosistemi delle startup elaborata dal sito specializzato Startupblink che per la Sicilia può prendere in esame solo Catania (13° posto in Italia) e Palermo (14°).

Come tutti gli ecosistemi imprenditoriali siciliani, Ragusa soffre di un basso grado di internazionalizzazione. Ad esempio, nel 2023 la provincia iblea ha registrato nell’export una flessione del 14, 3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, rapportando le esportazioni al valore aggiunto dell’economia (6,2 mld di euro), l’indicatore di propensione all’export (8,5) è cresciuto più della media italiana, posizionando Ragusa, ancora una volta la prima in Sicilia, all’86° posto nazionale.
Luci ed ombre, dunque. Ma le prime sono di più. Esiste una buona generatività sociale che vivifica il territorio, come attesta Economia Civile. Però è riscontrabile pure una discreta generatività imprenditoriale, che premia il lavoro delle imprese esistenti.

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Pubblicato da:
Ombretta Grasso