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Webuild inaugura il secondo ponte sospeso più lungo d’Europa: «Ora quello sullo Stretto»

L'Ad Pietro Salini: «Ora mettiamo al servizio del Paese i successi che l’ingegneria italiana ottiene nel mondo».

Di Alfredo Zermo |

Webuild, la multinazionale italiana che dovrebbe costruire il Ponte sullo Stretto, ha inaugurato il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale, con campata centrale di 1.120 metri. Le due sponde del Danubio nel Sud-Est della Romania sono quindi collegate da oggi dal nuovo Ponte di Braila, il più lungo del Paese con i suoi 1.975 metri complessivi.

L’opera, realizzata da un consorzio internazionale guidato da Webuild, è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Romania Klaus Iohannis, della commissaria europea per i Trasporti Adina-Ioana Vălean, del sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante, accompagnato dall’Ambasciatore italiano a Bucarest Alfredo Durante Mangoni, e dall’Amministratore Delegato di Webuild Pietro Salini, che fino a ieri si è augurato di poter dare il via ai lavori del Ponte sullo Stretto entro marzo 2024.

«Dopo l’inaugurazione di due nuove stazioni della metro M4 di Milano degli scorsi giorni, siamo oggi orgogliosi di tagliare il nastro di un’altra opera, il Ponte di Braila, che migliorerà e semplificherà la quotidianità di tante persone ed imprese della regione, avvicinandole e creando valore», ha detto oggi Pietro Salini. «Sempre insieme a Ihi, dopo la sfida tecnologica di Braila, siamo pronti – ha aggiunto – a realizzare, sempre a campata unica, il ponte record sullo stretto di Messina, mettendo al servizio del Paese i successi che l’ingegneria italiana ottiene nel mondo».

Con il ponte di Braila si apre una nuova via di transito destinata a cambiare profondamente la mobilità dell’intera regione, passando da 45 minuti necessari finora per passare da una sponda all’altra a 2 minuti dopo l’inaugurazione, per 7mila veicoli al giorno.

I numeri

Il ponte di Braila, che ha visto all’opera oltre 1.350 persone e una filiera di 100 fornitori diretti, ha una larghezza di 31,7 metri e due torri alte 192,4 metri e presenta 4 corsie di marcia, con corsie di emergenza e piste ciclabili e pedonali. L’opera presenta un impalcato sospeso sulle acque del Danubio a circa 40 metri di altezza, permettendo quindi il passaggio delle navi oceaniche di medie dimensioni, ed è retto da due cavi portanti generati dall’intreccio di oltre 18.000 fili di acciaio.

Il suo impalcato si compone di 86 segmenti, di peso medio pari a 260 tonnellate ciascuno, realizzati nella vicina fabbrica di Braila dell’italiana Fincantieri. Per la sua realizzazione, sono state impiegate 21.000 tonnellate di acciaio e circa 12.000 metri cubi di calcestruzzo armato. Per le fondazioni, sono stati invece utilizzati pali di 1,8 metri di diametro fissati a una profondità massima di 45 metri.

Il consorzio

Il Ponte di Braila, testato per resistere a venti fino a 270 chilometri orari e a fenomeni sismici di forte intensità, è frutto della collaborazione con Ihi, la società giapponese che ha realizzato anche il Ponte sullo Stretto di Akashi in Giappone, il secondo ponte sospeso più lungo al mondo, e che è parte del consorzio Eurolink, guidato da Webuild, che realizzerà il Ponte sullo Stretto di Messina.

Il Gruppo ha realizzato nel mondo 1.018 chilometri di ponti e viadotti. Tra gli altri, il Ponte Genova San Giorgio, completato nel 2020 in Italia in tempi record, il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, il più largo ponte sospeso ibrido a livello mondiale al momento della sua realizzazione, e il Long Beach International Gateway in California, tra i ponti più alti degli Stati Uniti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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