ROMA, 23 SET – Volkswagen sta esplorando varie possibilità per contrastare la carenza di gas, compresa la riorganizzazione della produzione tra i suoi stabilimenti a livello globale, spostando le attività dove le disponibilità di materie prima sono maggiori. Lo ha comunicato la stessa casa automobilistica, spiegando che riallocare parte della produzione è una delle opzioni sul tavolo da valutare nel medio termine nel caso in cui la scarsità di gas duri molto oltre questo inverno. L’azienda, ricorda l’agenzia Bloomberg, ha importanti stabilimenti in Germania, in Repubblica Ceca e Slovacchia, tra i paesi europei maggiormente dipendenti dal gas russo. “Come opzioni a medio termine ci stiamo concentrando su maggiore localizzazione, trasferimento della capacità produttiva o alternative tecniche, pratiche simili a quelle già comuni per fronteggiare le sfide legate alla carenza di semiconduttori e alle altre recenti interruzioni della catena di approvvigionamento”, sottolinea Geng Wu, capo degli acquisti del gruppo VW in una nota. L’Europa sudoccidentale o le zone costiere del nord Europa hanno un migliore accesso al gas naturale liquefatto che arriva via mare e potrebbero essere i beneficiari di eventuali turni di produzione, ha detto a Bloomberg un portavoce della Volkswagen. Il gruppo gestisce fabbriche in Portogallo, in Spagna e in Belgio, tutti paesi che ospitano terminali GNL.