Spinti dai rincari dell’energia e dalle difficoltà di approviggionamento i prezzi dei prodotti alimentari crescono a due cifre in aprile nell’area Ocse (+11,5%). Una spinta che porta a nuovi record nel carrello della spesa a maggio in Italia con alcuni prodotti, tipo l’olio di semi – calcola Assoutenti – che diventano proibitivi per le tasche crescendo oltre il 70%. Una situazione «fuori controllo" contro la quale tutte le principali associazioni dei consumatori risponderanno il prosimo 10 giugno scendendo in piazza per la "protesta delle pentole vuote».
L’inflazione nella zona Ocse è cresciuta al 9,2% ad aprile 2022 contro l’8,8% di marzo, con una forte accelerazione dei prezzi alimentari e dei servizi. In particolare, afferma in una nota l’organismo internazionale con sede a Parigi, i prezzi ell'alimentazione nella zona Ocse hanno continuato a crescere fortemente, per raggiungere 11,5% ad aprile 2022 contro il 10% a marzo.
Escludendo alimentazione ed energia, l’inflazione è salita al 6,3% ad aprile, dopo 5,9% a marzo. L’indice dei prezzi alimentari, afferma l’Ocse, «ha continuato a crescere fortemente per raggiungere 11,5% ad aprile 2022, dopo 10% a marzo». Anche i prezzi dei servizi sono cresciuti in larga parte dei Paesi Ocse, con un aumento medio del 4,4% ad aprile su 33 Paesi del gruppo, dopo 3,9% a marzo. La crescita di prezzi alimentari e servizi risulta parzialmente compensato da un rallentamento temporaneo dell’aumento dei prezzi dell’energia, al 32,5% ad aprile,1,2 punti in meno rispetto al mese di marzo». L’inflazione è variata in modo diverso a seconda dei Paesi. Nove Paesi Ocse hanno conosciuto un tasso di inflazione a due cifre. I più elevati sono stati registrati in Turchia ed Estonia. L’inflazione è invece diminuita in cinque Paesi Ocse, tra cui Spagna, Italia e Stati Uniti. I prezzi dell’energia sono stati il principale fattore di aumento dei prezzi in Germania, Francia e Italia.
Rincari forti dunque che si spalmano il mese successivo sui listini del Belpaese: I prezzi al dettaglio registrano a maggio nuovi pesantissimi record, con alcune voci che segnano incrementi annui tra il +70% e il +100%, denuncia Assoutenti che, sulla base degli ultimi dati Istat sull'inflazione, ha stilato la mappa dei rincari che si sono abbattuti nell’ultimo mese sulle tasche degli italiani. A maggio il record dei rincari spetta ai biglietti aerei internazionali, che su base annua sono aumentati del +103,3% – analizza Assoutenti – mentre Gpl e metano salgono del +43,6%. In particolare nel comparto alimentare, oltre all’olio di semi, si registrano pesanti aumenti per burro (+22,6%), farina (+18,6%), pasta (+16,6%), ma costano molto di più anche il pollo (+13,8%), le uova (+12,3%) i gelati (+11,2%). Un situazione "insostenibile» che porterà i consumatori in piazza in tutta Italia il prossimo 10 giugno per la «protesta delle pentole vuote».
Anche il settore dei servizi – spiega Assoutenti – è segnato da sensibili aumenti delle tariffe: oltre ai voli internazionali che registrano il record del +103,3%, Assoutenti segnala aumenti per i traghetti (+22,7%), noleggio auto (+22,1%), voli nazionali (+21,4%), lezioni di guida, esami, patenti (+16,1%). Incrementi dei listini anche nel comparto del turismo: le tariffe di alberghi, motel, pensioni rincarano del +14,1%. "La situazione dei prezzi in Italia è letteralmente fuori controllo, e per trovare una inflazione così elevata occorre tornare indietro di 36 anni – afferma il presidente Furio Truzzi – A causa dei rincari che si sono abbattuti sulle tasche degli italiani e con questo livello di inflazione, una famiglia di 4 persone si ritrova a spendere nel 2022 circa 2.753 euro in più su base annua.