Per viaggiare verso Sardegna e Sicilia aumentano i costi, ma non la qualità dei servizi. Rispetto al 2019 le tariffe segnano +13%. Molti italiani hanno deciso di passare le vacanze del 2021 entro i confini nazionali, specialmente nelle isole nostrane. Mete prescelte da molti sono la Sicilia e la Sardegna. Negli ultimi anni, però, soprattutto quest’ultima è diventata sempre più famosa non solo per le spiagge e i paesaggi da sogno, ma anche per i costi stellari dei traghetti e delle strutture alberghiere.
A segnalarlo è Federconsumatori che aveva denunciato questa situazione alle Autorità competenti già nel 2018.
Dal 2019 si è registrato un ulteriore aumento su ogni tratta che collega la penisola alla Sardegna, fermo restando che i collegamenti più costosi restano quelli di Civitavecchia-Cagliari e Livorno-Olbia. La concorrenza è elevata tra le varie compagnie che offrono questo servizio di trasporto, ma le tariffe proposte restano in media elevate, soprattutto nel mese di agosto, complice anche il calo turistico registrato da inizio pandemia ed il caro-carburanti.
La ricerca effettuata dall’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha preso in considerazione le tariffe medie di andata e ritorno per due adulti e un minore, con auto berlina in stiva, differenziando il prezzo dei posti in poltrona e in cabina. In media gli aumenti rispetto al 2019 si attestano al +13%. Le tratte che subiscono i rincari maggiori sono Genova-Olbia (+23% in poltrona e +36% in cabina) e Napoli-Palermo (+25% in cabina).