«Alla Regione lanciamo un appello, che è pure una sfida: il 2024 sia un anno finalmente dedicato a quella risorsa primaria che è costituita da lavoratrici e lavoratori di Agricoltura, Forestale Pesca, Consorzi di Bonifica. Non si sprechi tempo, non si sprechino opportunità». Lo dichiarano i segretari generali di Uila, Uila Pesca e Filbi-Uila Sicilia, Nino Marino, Nino Pensabene ed Enzo Savarino, che ad Agrigento sono intervenuti durante il primo Esecutivo regionale 2024 dell’organizzazione sindacale. Presente il segretario territoriale Uil, Gero Acquisto.
Parlando del comparto agricolo, Nino Marino ha ricordato «la lunga battaglia della Uila contro la mafia dei campi e il caporalato, con la sua ferocia criminale che ha segnato di sangue e infamia la nostra Isola anche nel 2023».
«Noi crediamo – ha detto il segretario Uila – che si debba puntare di più sulla rivolta dei consumatori, perché pretendano prodotti di filiera garantita rifiutando invece quelli privi di garanzie sul rispetto di contratti e diritti umani. Buono è legale! Questo è ormai da tempo il nostro slogan».
Marino s’è anche soffermato sulla “lunga attesa” della riforma forestale: ËAbbiamo ricevuto pochi giorni fa dall’Assessorato all’Agricoltura una bozza di testo legislativo. Con Fai e Flai, ma soprattutto assieme a lavoratrici e lavoratori, valuteremo se risponde alle nostre rivendicazioni di certezze e stabilità per un settore segnato da una diffusa, inaccettabile, precarietà. Lo chiediamo non solo in nome degli operai e delle loro famiglie ma anche nell’interesse dei siciliani, della loro qualità di vita».
Sui Consorzi di Bonifica, il segretario della Filbi-Uila Sicilia Enzo Savarino si è «augurato che nella Finanziaria regionale venga mantenuto l’impegno dell’assessore Luca Sammartino a garantire le risorse economiche necessarie a sbloccare le assunzioni, rispondendo alle legittime aspettative di molti lavoratori che da troppi anni attendono la tanto sospirata stabilizzazione». Savarino ha anche auspicato «che il 2024 sia l’anno della riforma dei Consorzi, ma con i giusti suggerimenti che la nostra organizzazione sollecita per assicurare il passaggio del personale dai vecchi ai nuovi consorzi e la garanzia del contributo regionale».
Il segretario della Uila Pesca, Nino Pensabene, ha infine sottolineato: «Se sostenuto e valorizzato, il settore della Pesca siciliana potrebbe garantire occupazione e crearne di nuova, sia grazie al ruolo multifunzionale che la pesca può assumere nelle realtà costiere, attraverso il potenziamento di attività turistico- culturali – ricettive, sia attraverso la promozione di nuove strategie innovative in un‘ottica di Blu Economy, che devono considerare le attività ittiche come non più marginali». «Per fare ciò – ha concluso – anche alla Regione, cui riconosciamo un diverso approccio alla politica europea, chiediamo di più. Ovvero una maggiore condivisione e un coinvolgimento proattivo delle organizzazioni sindacali, con la certezza che si potrà dare in questo 2024 quell’apporto al settore che manca da tempo».