Oltre 4.400 progetti finanziati, tre miliardi e quattrocento milioni di euro di impegni di spesa, dei quali due miliardi e trecento milioni già pagati e un miliardo e seicento milioni certificati a Bruxelles, con previsioni che superano il target previsto per il 2021. Sono alcuni tra i dati emersi al Comitato di sorveglianza del Po Fesr Sicilia 2014-2020, che si è tenuto oggi a Palermo al Real Albergo delle Povere.
«I dati ci dicono – ha sottolineato il capo di gabinetto vicario della presidenza della Regione, Eugenio Ceglia – che gli obiettivi di spesa di dicembre sono a portata di mano, ma siamo consapevoli che per la chiusura prevista nel 2023 sarà necessaria un’ulteriore attività di riprogrammazione e stiamo lavorando per non perdere neanche un euro. Nel frattempo – ha continuato – siamo impegnati anche nella nuova programmazione dei fondi Ue 2021-2027, che metterà a disposizione 7,4 miliardi di euro di risorse per il Fesr e 1,9 miliardi per il Fse».
L’Autorità di coordinamento dell’Autorità di gestione del Po Fesr, Federico Lasco, ha quindi illustrato ai partecipanti lo stato di attuazione del Programma operativo. Per fine anno si prevede di certificare gli ultimi 93,5 milioni di euro per raggiungere il target di spesa prevista al 31 dicembre 2021. «Abbiamo piena coscienza dello sforzo che ci troviamo davanti – ha sottolineato Lasco -. Per fine anno i dati ci dicono che andremo oltre i target previsti, ma la vera sfida oggi è la chiusura al 2023». Si è poi passati alla rimodulazione delle risorse già proposta alla giunta regionale, per un importo complessivo di oltre 154,5 milioni di euro.
L’Autorità di gestione sta inoltre predisponendo una più ampia riprogrammazione in previsione della chiusura del Programma. «Con il monitoraggio rafforzato verificheremo ogni due, tre mesi le singole linee di intervento», ha detto Willibrordus Sluijters, della Commissione europea. Secondo Riccardo Monaco, dell’Agenzia di Coesione, «la Regione sta facendo uno sforzo incredibile per spendere tutte le risorse a disposizione, e faremo di tutto per stare accanto agli uffici siciliani».