ROMA, 21 OTT – Ferrovie e smart road, aree logistiche integrate, sistemi di trasporto pubblico di massa rapidi e digitalizzati, piste ciclabili e servizi Maas di Mobility as a Service. Partono da qui gli interventi prioritari di Cassa depositi e prestiti su trasporti e nodi logistici, secondo le linee guida strategiche di settore. Il documento pubblicato dalla Cassa definisce tre aree di focus su cui intervenire per colmare necessità di investimento del settore, stimate in 70 miliardi di euro dal Tesoro, nel Def 2022, solo per gli interventi prioritari. Le aree di focus indicate da Cdp, per migliorare l’efficienza del comparto e promuovere anche la competitività del sistema economico nel complesso, partono dall’ammodernamento delle reti, con l’obiettivo di ridurre i tempi di percorrenza e garantire la messa in sicurezza delle infrastrutture. Viene poi il potenziamento dei nodi per migliorare la performance del sistema logistico italiano, che oggi è al 19esimo posto al mondo, e comporta un extra costo dell’11% sulle imprese italiane rispetto alla media europea. La terza area di focus è lo sviluppo della mobilità urbana e del trasporto pubblico locale (Tpl) per favorire il passaggio dal mezzo privato al mezzo pubblico che attualmente rappresenta la prima opzione per gli spostamenti quotidiani solo per l’11% della popolazione, la quota più bassa tra i principali paesi europei. L’Italia, secondo questa analisi, può contare su punti di forza come il posizionamento geografico strategico all’incrocio di quattro reti trans-europee di trasporto multimodale (Ten-T) e nel cuore del Mar Mediterraneo; su eccellenze tra gli interporti; su ferrovie tra le più elettrificate e sicure in Ue e sul primato nel commercio marittimo a corto raggio. Ha però ritardi da colmare che vanno dalla bassa incidenza del trasporto su ferro alla carenza di collegamenti intermodali e di ultimo miglio, dalla bassa sostenibilità ambientale dei porti a un limitato sviluppo del comparto cargo rispetto alla dimensione del sistema economico.