MILANO, 16 GIU – La nuova frontiera per il trasporto ferroviario in Europa è il 5G, Lo afferma l’amministratore delegato di Bai Communications Italia Luca Luciani, che ha illustrato all’ANSA gli interventi del Gruppo sulla rete della metropolitana di Londra, che seguono quelli già realizzati negli Usa e in Canada a New York, a Toronto e nella Baia di San Francisco. Secondo il ‘Global Connectivity Report 2021’ realizzato da Bai Communications, che ha raccolto i pareri di oltre 2.500 clienti del trasporto pubblico di New York, Sydney, Toronto, Hong Kong e Londra, il 91% dei passeggeri ritiene che “la copertura mobile ininterrotta sopra e sotto il suolo – spiega Luciani – sia una caratteristica di una città di livello mondiale”. Inoltre la maggior parte dei passeggeri (93%) è “favorevole agli investimenti governativi in reti wireless e in fibra ottica nuove e affidabili per i trasporti”. L’amministratore delegato di Bai Communications Italia sostiene che “l’89% dei passeggeri intervistati sarebbe favorevole all’investimento della propria città in una rete 5G, rispetto all’83% del 2020”. Infine quasi tutti gli intervistati (95%) ritengono che “l’evoluzione della rete grazie alla connettività e all’intelligenza artificiale dei dati possa offrire servizi di trasporto migliori”. In Gran Bretagna Bai Communications sta affiancando la Transport for London in un intervento infrastrutturale volto a “trasformare la rete della metropolitana più vecchia del mondo in un sistema connesso all’avanguardia”. In particolare sono previsti interventi in 137 stazioni, in 400 Km di tunnel (200 in un senso di circolazione e 200 nell’altro) con 80mila microstazioni e sensori ‘Iot’ e 200mila Km di fibra posati. Un intervento che il Gruppo intende proporre anche alla Francia e all’Italia, dove il Luciani ha avviato “incontri tecnici” per valutare possibili interventi. Tra questi la cablatura delle reti metropolitane di Roma, Napoli e della rete ferroviaria di Rfi. In quest’ultimo caso la tecnologia è stata messa a punto da Mc Laren per la Formula 1 ed è già stata sperimentata con successo in Canada, per assicurare la connessione a treni che viaggiano oltre i 250 all’ora.