TELECOMUNICAZIONI
Tim valuta la proposta di acquisto del fondo KKR, sindacati in agitazione
Vivendi (maggior azioanista di Telecom Italia) nega una trattativa, ma il governo ha fatto sapere di seguire la vicenda
Tim ha convocato per oggi pomeriggio un consiglio di amministrazione straordinario. Sul tavolo – secondo quanto scrive oggi il Corriere della Sera – vi sarebbe la manifestazione di interesse avanzata da fondo statunitense Kkr per l’acquisto dell’intero gruppo. Fonti della società interpellate in merito confermano la convocazione del consiglio per oggi, senza fornire indicazioni sui contenuti della riunione.
Dal canto suo, Vivendi – primo azionista di Tim, con il 24% circa del capitale – attraverso un portavoce «nega fermamente di aver avuto discussioni con qualsiasi fondo, e più specificamente, con Cvc» per una eventuale offerta pubblica di acquisto su Tim, in risposta alla proposta di Kkr.
Ma Palazzo Chigi ha fatto sapere di seguire con attenzione la vicenda che riguarda la manifestazione di interesse del fondo americano Kkr per Tim. Ma non esprime, al momento, una valutazione sulla vicenda anche in attesa dell’esito del cda dell’azienda convocato per oggi, alle 15.
Intanto i sindacati sono in fibrillazione. «Stiamo seguendo l’evoluzione della "nuova puntata" che riguarda l’ex monopolista delle telecomunicazioni». «Pronti a mobilitarci per difendere un patrimonio del nostro paese», ha detto il segretario generale della Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo. «Ci sembra di ritornare indietro nel tempo, rispetto alle notizie che si stanno diffondendo in queste ore», ha aggiunto.
«Purtroppo anche in questo caso, la nostra classe politica sta partecipando da spettatore passivo a tutto questo», ha osservato Ugliarolo. «Il silenzio assordante del ministro Giorgetti sta diventando imbarazzante. Si rischia di vanificare quanto fatto in questi ultimi anni da parte di questo manager e fare ripiombare il gruppo nella totale incertezza sia in termini di garanzia di perimetro che di difesa dei livelli occupazionali».
Chi è KKR
Il fondo americano Kkr, è una società globale di investimenti che offre soluzioni gestionali in ambito assicurativo, patrimoniale alternativo e dei mercati di capitali. Non è un fondo considerato speculativo: l’obiettivo dichiarato è infatti quello di generare interessanti ritorni sugli investimenti grazie a un approccio prudente e disciplinato agli investimenti, richiamando collaboratori di livello mondiale e supportando la crescita delle società nel suo portafoglio e delle comunità. KKR sponsorizza fondi di investimento mirati ai segmenti del private equity, creditizio e immobiliare, e opera con partner strategici attivi nella gestione dei fondi speculativi.
Fondato nel 1976 come Kohlberg Kravis Roberts & Co, dal 2010 è quotato alla Borsa di New York, ed è cresciuto in diversi settori, dalle infrastrutture al real estate, dall’immobiliare agli hedge funds l’azienda, completando 280 investimenti di private equity in società in portafoglio con quasi mezzo miliardo di valore. Il fondo ha uffici in 21 città in quattro continenti (America, Europa, Asia e Medio Oriente). Il fondo gestisce asset per 429 miliardi di dollari (quasi 400 miliardi di euro) e ha un portafoglio di 109 società nei propri fondi di private equity che generano circa 244 miliardi di dollari di ricavi annui. Il fondo vanta un team di oltre 1.700 dipendenti, consulenti e senior advisors, compresi circa 550 professionisti di investimenti.
I risultati relativi al terzo trimestre dell’anno hanno evidenziato ricavi superiori alle attese grazie ai proventi dalle venditi nella divisione equity. Lo scorso anno Kkr è entrato in Fibercop a fianco di Tim e Fastweb, con il con 37,5% del capitale. Il fondo Usa è oggetto di rumors che vedono al centro Tim già dall’inizio di novembre. Sull'ipotesi di un’offerta, un portavoce di Tim chiariva il 5 novembre che la società «non prevede una riduzione della quota in Fibercop». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA