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Superbonus: Confartigianato, a rischio 47mila posti di lavoro

Sbloccare crediti incagliati e riatttivare incentivi strutturali

Di Redazione |

ROMA, 17 FEB – “Risolvere, con un compratore di ultima istanza, il grave problema dei crediti incagliati degli imprenditori che hanno effettuato lavori utilizzando i bonus edilizia e riattivare un sistema sostenibile e strutturale degli incentivi per il risparmio e l’efficientamento energetico degli edifici”. E’ quanto sollecita il Presidente di Confartigianato Marco Granelli che sottolinea: “Da tempo sosteniamo la necessità di ridiscutere il sistema degli incentivi. Ma ora non si possono lasciare imprese e famiglie in mezzo al guado e la soluzione contenuta nel decreto legge appena varato non appare efficace. Confidiamo che il tavolo di confronto annunciato per lunedì non sia soltanto occasione per una presa d’atto, ma la sede permanente di una riflessione che deve portare tutte le parti coinvolte a cercare soluzioni equilibrate”. E avverte: “Grazie alla spinta dei bonus edilizi tra il 2019 e il 2022 ben 2,1 punti di crescita del Pil arrivano dai maggiori investimenti in costruzioni in Italia rispetto al resto dell’Eurozona. Inoltre, tra il quarto trimestre 2019 e il terzo trimestre 2022 il settore delle costruzioni ha fatto registrare un aumento di 257mila occupati”. Ma “la strada dei bonus edilizia, da maggio 2020 a novembre 2022 è stata però costellata di continui stop and go normativi: ben 224 modifiche, una ogni 16 giorni. E così cittadini e imprenditori si sono trovati imprigionati in una vera e propria ragnatela burocratica. Un’esperienza culminata con il blocco dei crediti nei cassetti fiscali degli imprenditori, che ora mette a rischio 47mila posti di lavoro, e l’incertezza sulla sorte degli incentivi. Questo non è il modo migliore per favorire la transizione green”.

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