ROMA, 30 DIC – Il 79% delle medie imprese del Sud è già alla seconda o alla terza generazione, ma il 7% ha in programma di vendere. È quanto emerge dall’ultimo rapporto “Leader del cambiamento: le medie imprese del Mezzogiorno” realizzato da Mediobanca, Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere. Le medie imprese meridionali, quelle cioè con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 499 e un volume di vendite non inferiore a 17 e non superiore a 370 milioni di euro sono in tutto 316 Poco più della metà si trova alla seconda generazione (55%), quasi un quinto è già alla terza (24%) mentre il 21% delle medie imprese meridionali è ancora alla prima generazione. Il passaggio generazionale appare una questione già risolta o in itinere per il 64,9% di queste ambasciatrici del capitalismo familiare del Sud. Ma per il 16% si sta rilevando un vero e proprio grattacapo a causa della mancanza di eredi o della loro eccessiva numerosità o ancora per i dissidi tra i soci, invece il 18,9% non l’ha in agenda. Rinnovo manageriale e generazionale sono avvertiti come temi urgenti dall’85,1% delle medie imprese nel Mezzogiorno. Nel 14,8% dei casi, per queste imprese appare percorribile una ‘manutenzione’ del capitale con la sua apertura a nuovi soci finanziari o industriali (entrambi 3,7%) o con la cessione integrale dell’azienda (7,4%).