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STMicroelectronics, così da Catania la rabbia dei lavoratori arriva a Palermo: martedì manifestazione davanti alla Regione

La mobilitazione decisa dopo una tre giorni di intense assemblee nello stabilimento etneo

Di Redazione |

Martedì 18 marzo i lavoratori della STMicroelectronics di Catania si sposteranno a Palermo per manifestare alle 10,30 davanti a Palazzo d’Orléans, sede della presidenza della Regione Siciliana.L’obiettivo è ottenere un incontro con il presidente Renato Schifani e chiedere un intervento sulle prospettive industriali e occupazionali del sito etneo. «Non possiamo restare fermi mentre si decide il destino di centinaia di famiglie e di un intero settore strategico per il Paese», dichiara Rosy Scollo, segretaria generale Fiom Cgil Catania. «Abbiamo creduto nelle promesse di sviluppo, nei grandi investimenti annunciati, e oggi ci troviamo a dover lottare per avere certezze occupazionali. Martedì saremo a Palermo con una richiesta chiara: Schifani ci ascolti. Il futuro non si taglia».

La mobilitazione, che arriva dopo una tre giorni di intense assemblee nello stabilimento etneo, è sostenuta unitariamente da tutte le sigle sindacali dello stabilimento e sta già raccogliendo partecpazioni. I posti dei primi pullman sono stati prenotati, e le richieste di adesione continuano ad arrivare, segno di una forte volontà dei lavoratori di far sentire la propria voce e di ottenere risposte certe sul loro futuro.«La segreteria dell’Ugl di Catania – afferma – Giovanni Musumeci, segretario territoriale – esprime piena solidarietà ai lavoratori della StMicroelectronics e della Pfizer, duramente colpiti da una crisi che rischia di compromettere non solo centinaia di posti di lavoro, ma anche il tessuto economico e produttivo della zona industriale dell’Etna Valley».

«La crisi che stanno investendo due delle più grandi aziende del territorio non è un caso isolato – continua – ma il segnale di un problema strutturale che riguarda l’intero comparto industriale catanese. Per questo chiediamo un intervento urgente al sindaco di Catania e al Ministro delle Imprese, affinché si attivino tutte le misure necessarie a salvaguardare i posti di lavoro e a garantire un futuro produttivo al nostro territorio. È indispensabile aprire un tavolo di crisi, coinvolgendo sindacati, aziende e istituzioni. Come organizzazione sindacale, vigileremo affinché nessun lavoratore venga lasciato indietro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA