La Regione Sicilia sembra abbia condannato i propri cittadini a un futuro “in rosso”: no, niente red carpet o feste di gala. Se i privati cittadini siciliani possono scegliere il mutuo che fa per loro in maniera più o meno oculata, Regione Sicilia, invece, si è indebitata per 30 anni, proprio a causa dei mutui accesi dalle ultime amministrazioni.
Nessuna caccia all’uomo, la colpa è un po’ di tutti: i vecchi governi hanno gonfiato i capitoli destinati alle entrate, e il nuovo esecutivo è riuscito in poco più di 2 anni ad accendere mutui per 4 miliardi di euro.
I dati economici dei debiti della Regione Sicilia, indebitata per 30 anni
A quanto ammonta il capitale che Regione Sicilia indebitata per 30 anni ha “lasciato” ai suoi cittadini?
Secondo i dati il disavanzo di esercizio sarebbe cresciuto di 120 milioni: il “rosso” per il 2014 ammonterebbe quindi addirittura a 1,8 miliardi di euro.
Stando alle stime degli addetti ai lavori questo debito verrà saldato in sette rate da 246 milioni annui, esclusione fatta per la rata di quest’anno che sarà maggiore perché comprenderà il costo annuale dell’ultimo mutuo di 145 milioni per Comuni e Province acceso dalla Regione (approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana).
Le somme virtuali per cui Regione Sicilia si è indebitata
L’altra faccia della medaglia non è certo positiva: oltre ai mutui c’è anche il problema delle somme virtuali. Le somme virtuali sono somme che annualmente vengono messe a bilancio come entrate, ma non sono mai state effettivamente riscosse.
Questo problema risale anche ad amministrazioni di 20 anni fa, ma il nuovo governo, pur non avendo colpa, deve rispettare il piano di rientro che i magistrati contabili hanno previsto per sanare questo buco di quasi 5 miliardi di somme virtuali. Anche per questo debito la Regione Sicilia dovrà pagare rate di 164 milioni annui.
La recente storia dei mutui di Regione Sicilia
Nel 2009 l’indebitamento della Regione Sicilia ammontava a 4,2 miliardi di euro. Nel 2010 era cresciuto fino a raggiungere i 4,7 miliardi, per poi superare la quota dei 5 miliardi (5,3 miliardi di euro) nel 2011 e nel 2012.
Dopo un lieve calo che fece scendere la quota a 5,1 miliardi, tra il 2013 e il 2014, con l’avvento del governo Crocetta, l’indebitamento crebbe di nuovo, fino a raggiungere i valori odierni.
Sommando le entrate virtuali ai mutui i siciliani devono risanare un buco di 15 miliardi di euro: paradossalmente, ogni siciliano che nasce, porta con sé un debito di 30 mila euro.