MILANO, 12 MAG – Snam ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi in crescita del 14,8% a 808 milioni di euro, grazie alla crescita delle attività regolate e di quelle relative alla transizione energetica. Il margine operativo lordo è salito del 5,2% a 588 milioni, mentre l’utile netto è cresciuto del 3,8% a 325 milioni, grazie anche – viene spiegato – al contributo delle partecipate. In calo da 231 a 223 milioni gli investimenti tecnici, mentre l’indebitamento finanziario netto si è ridotto da 14,02 a 12,62 miliardi, con un flusso di cassa operatiovo netto di 1,73 miliardi. Il Gruppo conferma che iflussi dalla Russia “al momento continuano senza interruzioni” e ha siglato un protocollo d’intesa con Enagas per uno studio di fattibilità tecnica per la possibile realizzazione di un gasdotto sottomarino tra la Spagna e Italia. “La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale”, ha spiegato l’amministratore delegato Stefano Venier. “Siamo al lavoro – ha aggiunto – per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”. Quanto ai risultati trimestrali, “mostrano – spiega Venier – la solidità del core business, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate”.