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Sindacati, scioperi contro Decathlon, 8 ore a livello nazionale
'Per indisponibilità a definire contratto integrativo aziendale'
ROMA, 04 DIC – Continua la mobilitazione dei circa 6mila dipendenti di Decathlon Italia. Le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato un nuovo pacchetto di 32 ore di sciopero, 24 ore da gestire a livello territoriale e 8 ore indette a livello nazionale, con la sospensione delle ore di lavoro straordinario e di tutte le forme di flessibilità finora garantite. Con una nota trasmessa alla direzione societaria i sindacati confermano così il proseguimento dello stato di agitazione aperto il 27 ottobre 2023. Alla base della protesta, spiegano le sigle, “l’ostinata indisponibilità di Decathlon Italia a definire un contratto integrativo aziendale e a trattare sui contenuti della piattaforma rivendicativa unitaria, temi dirimenti per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della catena di abbigliamento sportivo presente nel Bel Paese con 140 punti vendita: diritti sindacali, organizzazione del lavoro, piano ferie, professionalità, salute e sicurezza, salario, politiche sociali e tutele di genere”. Dopo oltre un anno di negoziati Decathlon Italia “continua a ignorare le richieste, aggravando il malcontento tra i dipendenti. L’azienda, denunciano i sindacati, persevera ad utilizzare contratti part-time con il massimo della flessibilità, ‘lasciando i lavoratori prigionieri dalle richieste dell’ultimo minuto’. Particolarmente grave è la richiesta ai lavoratori di predisporre un piano ferie entro il 15 dicembre e diviso in maniera vincolante in tre periodi dell’anno, questo in netto contrasto con quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Terziario della Distribuzione e dei Servizi applicato da Decathlon Italia, nonché con la normativa vigente in materia. A ciò si aggiunge il mancato riconoscimento di misure fondamentali come i ticket restaurant, richiesti da oltre due anni, nonostante i risultati economici positivi registrati dall’azienda anche nel 2024, utili che potrebbero assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori un sostegno economico”.