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Sicilia, il turismo “vede” quasi i livelli pre covid: B&B e case vacanza sold out per l’estate

L'assessore regionale Messina: «Puntiamo ad allungare la stagione praticamente fino a dicembre»

Di Mario Barresi |

La speranza, per adesso, è racchiusa in più d’un paio di numeri. Il primo, moderatamente ottimistico, è quel 15% di incremento di presenze rispetto all’estate 2020, fornito da Manlio Messina in base a una stima di alcune associazioni di categoria, confermata dai primi trend, seppure informali, catturati dall’assessorato regionale al Turismo. Sempre Messina ci consegna un altro dato, che, al di là del peso assoluto, fotografa una tendenza: «Dalla presentazione a oggi ci sono già oltre 20mila richieste di adesione a “SeeSicily”. Ciò significa che c’è già un potenziale di oltre 50mila turisti interessati a usufruire dell’offerta lanciata dalla Regione».

Un altro numero è ancor più significativo. E arriva da Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac: «Nel mese di luglio a Fontanarossa c’è una previsione di movimenti pari al 97% dei voli dello stesso mese del 2019». Ciò, al netto di una percentuale di riempimento minore degli aerei, significa comunque che la situazione va attestandosi all’era pre-Covid. «E la stessa prospettiva – ricorda Torrisi – si registra non solo per lo scalo di Palermo, ma anche a Trapani e Comiso». Una voglia di ripartire, in tutti i sensi, testimoniata anche «dai crescenti investimenti delle compagnie aeree che hanno deciso di “basare” aeromobili a Catania, con decine di nuove tratte nazionali e non solo».

Certo, resta, anche per Sac, l’incognita Alitalia: sul futuro dei collegamenti, ma anche sui crediti in sospeso. 

Da manager aeroportuale, ma anche da presidente regionale di Federalberghi, Torrisi lancia però un primo warning sull’evidente effetto che avranno le misure del ministro Speranza sugli arrivi dal Regno Unito: tampone obbligatorio e, soprattutto cinque giorni di quarantena in Italia. «Si tratta, a stagione già avviata, di una pesante perdita su un target di turisti molto importante». Il muro sugli inglesi danneggerà soprattutto gli hotel di lusso di Taormina, oltre che il sud-est e le città d’arte. Al netto di questo imprevisto dell’ultim’ora, Federalberghi Sicilia conferma che le prenotazioni estive (soprattutto di italiani, ma anche di un’avanguardia di stranieri) registrano una “curva” in crescita.

Ma Torrisi frena sulla narrazione di una Sicilia sold out a luglio e agosto. «Le case vacanze e le ville in affitto sono state piazzate quasi tutte, anche a peso d’oro. Il settore alberghiero, un po’ più lentamente, comincia a riprendersi. Tenendo conto, però, che alcune strutture hanno deciso di non riaprire perché affossate dalla crisi». C’è qualche atavico nodo da sciogliere, come «la condizione della pulizia del mare, ad esempio fra Catania e la costa jonica, che resta un’incognita a causa dei ritardi su infrastrutture attese da decenni». E c’è una nuova variabile: «È sempre più difficile – scandisce Torrisi – trovare lavoratori stagionali, soprattutto camerieri e bagnini. Due su tre, di solito, rifiutano l’offerta». Ogni riferimento al reddito di cittadinanza non è puramente casuale.

 Ma alla Regione si registra ottimismo. Messina conferma la previsione di Torrisi: «La Sicilia sarà la meta italiana più gettonata dell’estate 2021». L’assessore punta molto sulla risposta dei turisti ai bonus messi in campo da “SeeSicily”. Un’offerta che, secondo Fiavet e Confcommercio, ha ancora qualche ingranaggio da registrare, ma che comunque proietta l’immagine di una destinazione friendly. Messina ricorda «una stagione di eventi di altissimo livello, un valore aggiunto rispetto a mare e bellezze». Eppure, «con un turismo congressuale azzerato e un turismo business, rivoluzionato dai webinar, che dovremo reinventare», il presidente di Federalberghi non vorrebbe giocare tutte le fiches sui mesi estivi. «Se dovessero andare anche un po’ meno che benissimo sarebbe un dramma». E dunque è importante la rassicurazione di Messina: «Puntiamo ad allungare la stagione praticamente fino a dicembre».

Ma come? L’assessore al Turismo ha le idee chiare: «Con un cartellone autunnale di eventi di cultura, teatro, musica e sport che arriverà fino a Natale, quando lanceremo lo slogan “chi l’ha detto che la Sicilia è bella solo d’estate?”. E poi da ottobre, con altri 15 milioni di fondi, aggiungeremo al pacchetto di “SeeSicily” anche gli sconti sui biglietti aerei». Varianti del Covid permettendo, s’intende.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA