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Sace,in 2025 prevediamo +4,5% per export di beni in valore
Chief Economist Terzulli,"cautela ma cauto ottimismo"
ROMA, 27 DIC – “Ci lasciamo alle spalle un 2024 di una crescita quasi piatta. Ma guardiamo al 2025 da un lato con cautela e dall’altro con relativo ottimismo”. Lo afferma il Chief Economist SACE, Alessandro Terzulli, in un’intervista all’Ansa. “Prevediamo – aggiunge – per l’export italiano di beni in valori un più 4,5% per l’anno prossimo, dove il traino arriverà dai cosiddetti Paesi ‘GATE’, i 14 Paesi in cui Sace è presente. Sono Paesi da un potenziale di medio lungo termine elevato e che in parte stiamo cogliendo: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, in cui prevediamo un tasso addirittura a due cifre, India, dove riteniamo si possano cogliere opportunità rilevanti”. Questo nonostante ci troviamo “in un contesto di incertezza”, per cui “occorre cautela”. Tre, secondo Terzulli, le leve su cui le imprese devono puntare. La prima è quella dell’internazionalizzazione, “soprattutto in questi Paesi GATE che vanno affrontati in un certo modo. E noi abbiamo lo strumento della Push Strategy con cui andiamo a finanziare delle controparti in questo paese ad alto potenziale con l’idea di costituire un’apripista in quei mercati dove non è facile andare”. Nel terzo trimestre del 2024, continua Terzulli, “abbiamo fatto 7,3 miliardi di operazioni e, nel corso di questa operatività, abbiamo cercato di far incontrare 3000 controparti in settori delle Infrastrutture della tecnologia dell’automotive”. La seconda parola d’ordine è digitalizzazione, che, se fatta insieme alla formazione, “dà un forte impulso alla produttività, e sappiamo quanto questa sia importante per la competitività”. Infine, le aziende dovrebbero entrare di più nella filiera o in molteplici filiere, il che significa condivisione di tecnologia, di esperienza e di tutta una serie di aspetti che influenzano la competitività delle imprese. “Stiamo già lavorando alla nostra Where To Export Map per il 2025, anno in cui prevediamo di introdurre una serie di novità, soprattutto in termini di navigabilità per questo che è uno strumento che vuole essere un supporto alle imprese che si internazionalizzano”, conclude Terzulli.