L’assessorato regionale alle Attività Produttive, guidato da Edy Tamajo, a breve pubblicherà un bando da 36 milioni di euro per rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale siciliano e stimolare il riposizionamento di settori tradizionali attraverso investimenti di sostegno alla crescita e all’innovazione, favorendo processi di trasferimento tecnologico, di riconversione e riqualificazione di siti produttivi.
Destinatarie sono le piccole e medie imprese sia in forma singola che in forma associata (massimo tre) con sede legale o operativa in Sicilia mentre sono escluse le micro-imprese. Il programma di spesa è agevolato nella misura massima del 75%. Il cofinanziamento da parte dell’impresa non deve essere inferiore al 25%. Sono ammissibili programmi di spesa dell’importo minimo di 400 mila euro e massimo di 5 milioni di euro.
La durata del progetto è di 24 mesi. I programmi devono prevedere la realizzazione di progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo, a sostegno dell’industrializzazione dei risultati di ricerca, per nuove tecnologie o soluzioni innovative.
Tra le spese ammissibili la progettazione e direzione dei lavori, le opere murarie e costi di ristrutturazioni, l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, la formazione del personale necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche – acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche; la ricerca industriale e sviluppo sperimentale; la consulenza specialistica – programmi di internazionalizzazione, marketing e-business.
Il soggetto attuatore della misura è l’Irfis. Le istanze per via telematica potranno essere presentate dal primo al 31 marzo di quest’anno. L’istruttoria sarà al massimo di 90 giorni.
«Sono misure interessanti e apprezziamo il lavoro dell’Irfis», ha detto in conferenza stampa, a Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, assieme all’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, al dirigente generale del Dipartimento Carmelo Frittitta e al direttore dell’Irfis Giulio Guagliano.
«Abbiamo abolito il click-day che non condividiamo, perché per noi non è un metodo per valutare il progetto in modo meritocratico – ha spiegato Tamajo – L’avviso sarà pubblicato nei prossimi giorni. Lo scopo del mio assessorato è di supportare la competitività delle imprese attraverso strumenti finanziari. Ho dato mandato a miei uffici e all’Irfis per attivare le procedure amministrative in tempi certi: i tempi lenti sono elemento di grande debolezza per il rilancio dell’imprenditoria. Abbiamo stilato un contratto con Irfis prevedendo anche penali in caso di ritardi. Per quanto riguarda le risorse sarà cura dell’assessorato eventualmente implementarle con la nuova programmazione per scorrere graduatorie e immettere liquidità».
Per Frittitta si tratta di una misura «che si rivolge alle imprese resilienti, che nonostante la pandemia e gli effetti nefasti del caro energia hanno dimostrato di essere competitive». "E' uno strumento di politica economica regionale – ha aggiunto Guagliano – L’Irfis nel periodo pandemico ha finanziato ben 20 mila imprese, questa è la prima vera iniziativa di sostegno alla ripresa degli investimenti. Finanziarie la ripresa degli investimenti è la vera scommessa. Cerchiamo imprese che hanno la capacità di realizzare l’investimento, di rimanere sul mercato e la capacità di rimborso del prestito. E auspichiamo che ci siano richieste superiori ai 36 milioni, perché questa misura può diventare una iniziativa strutturale, a valere sulle risorse del nuovo programma comunitario. Ci aspettiamo di misurare l'impatto di questa iniziativa sulle assunzioni o sui fatturati delle singole imprese. Il finanziamento agevolato è tasso a zero per 12 anni con 2 anni di pre-ammortamento».