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Reddito di cittadinanza, ecco la card e Di Maio lancia il portale Internet

Di Redazione |

ROMA – «Oggi è una grande giornata perché nel pomeriggio lanceremo il sito internet sul reddito di cittadinanza e cioè gli italiani il mese di febbraio potranno passarlo a raccogliere i documenti che servono per poi metterli in piedi e fare la domanda del reddito a marzo». Con queste parole il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio ha presentato – a Pomigliano d’Arco – i nuovi strumenti che riguardano il reddito di cittadinanza, ovvero la card e come detto il portale Internet dedicato, www.redditodicittadinanza.gov.it.

La card sarà una normale carta bancaria, del tutto simile ad una ricaricabile. Gialla, con i numeri a rilievo e il logo delle Poste. Le ultime indiscrezioni raccontano così la nuova Card sulla quale saranno accreditati i fondi del reddito di cittadinanza. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito per rispetto della privacy.

Al debutto, dalle 15 salvo intoppi informatici, arriva anche il nuovo sito, che sarà attivato da subito e per il primo mese servirà solo a fornire informazioni. Successivamente, dal 6 marzo, diventerà il portale sul quale sarà possibile richiedere telematicamente il reddito di cittadinanza, uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf. Prima sarà necessario richiedere l’Isee.

L’appuntamento con la presentazione di questi due nuovi strumenti rispetta il cronoprogramma che l’esecutivo si era dato per l’attivazione del “reddito” e – in attesa di convenzioni, regolamenti e “navigator” – consentirà ai cittadini di familiarizzare con questo nuovo strumento che punta ad essere sia di aiuto per le famiglie più povere, sia di “traghettamento” verso il mondo del lavoro.

«Sarà la prima card del reddito di cittadinanza nella storia di questa Repubblica – ha detto il vicepremier Luigi Di Maio – sarà la prima di milioni di card elettroniche che erogheranno il reddito e quindi permetteranno all’economia dei territori di crescere perché questo reddito sarà speso presso i commercianti e le imprese di tutto il Paese».

La nuova carta sarà distribuita da Poste. La procedura prevede la presentazione della domanda per ottenere il reddito e la verifica dei requisiti da parte dell’Inps, che invierà una mail o un sms ai richiedenti per certificare l’accoglimento. Da qui scatta la procedura. L’Inps avvisa anche le poste che convoca il “titolare” della domanda fatta per la famiglia. Ci vorranno una decina di giorni, ha spiegato nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. La consegna dovrà essere fatta personalmente al richiedente che dovrà presentarsi con un documento valido.

Per approfondire leggi anche: RDC: ECCO CHI NE BENEFICERA’ IN SICILIA

L’accredito sulla carta – è previsto – arriverà il mese successivo alla presentazione della domanda. Probabilmente i soldi arriveranno a fine aprile a chi ha richiesto il reddito a marzo.

I dettagli del funzionamento saranno svelati oggi, ma alcuni meccanismi sono già chiari. L’uso di questa carta sarà inibito per giochi che prevedono vincite in denaro. Potrà essere utilizzata per fare alcune spese di beni di consumo e pagare utenze. E’ possibile prelevare in contanti 100 euro al mese o un importo collegato alla cosiddetta scala di equivalenza (legata al numero dei componenti del nucleo familiare): se la quota è al 2,1, cioè al massimo, si potrà prelevare fino a 210 euro. Ovviamente si paga una piccola commissione alle poste. Per il resto, invece, sarà possibile effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento del canone di locazione della casa di abitazione, fino ad un massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per le pensione di cittadinanza. Oppure è possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione fino ad un massimo di 150 euro mensili.

Le spese fatte potranno essere controllate via computer o con apposite app. Occhio, se le somme non vengono spese entro il mese si rischia che nei mesi successivi lo Stato riduce l’importo fino ad un 20%. Ovviamente per rientrare tra i beneficiari bisognerà rispettare i paletti previsti e, se si troverà il lavoro, il beneficio si sposterà all’azienda fino a raggiungere i 18 mesi previsti per l’erogazione di questo sussidio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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