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Privacy chiude istruttoria ChatGpt, sanzione di 15 milioni
E OpenAI dovrà realizzare una campagna informativa di sei mesi
ROMA, 20 DIC – Il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato un provvedimento correttivo e sanzionatorio nei confronti di OpenAI in relazione alla gestione del servizio ChatGpt: ha comminato alla società una sanzione di quindici milioni di euro “calcolata anche tenendo conto dell’atteggiamento collaborativo” e ha ordinato a OpenAI “di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di sei mesi su radio, televisione, giornali e Internet”. Il provvedimento – si legge in una nota – che accerta le violazioni a suo tempo contestate alla società californiana, arriva all’esito di un’istruttoria avviata nel marzo del 2023 e dopo che l’Edpb (Comitato europeo per la protezione dei dati) ha pubblicato il parere con il quale identifica un approccio comune ad alcune delle più rilevanti questioni relative al trattamento dei dati personali nel contesto della progettazione, sviluppo e distribuzione di servizi basati sull’intelligenza artificiale”. Secondo il Garante “la società statunitense, che ha creato e gestisce il chatbot di intelligenza artificiale generativa, oltre a non aver notificato all’Autorità la violazione dei dati subita nel marzo 2023, ha trattato i dati personali degli utenti per addestrare ChatGPT senza aver prima individuato un’adeguata base giuridica e ha violato il principio di trasparenza e i relativi obblighi informativi nei confronti degli utenti. Per di più, OpenAI non ha previsto meccanismi per la verifica dell’età, con il conseguente rischio di esporre i minori di 13 anni a risposte inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.