Un’economia nazionale e regionale che se non è da reinventare completamente, poco ci manca. Dopo quasi un mese di quarantena associazioni di impresa e rappresentanti delle categorie imprenditoriali guardano già al dopo emergenza Coronavirus. Scenari che si prospettano con poche certezze e tanti punti interrogativi.
«Stiamo vivendo una situazione stranissima – sottolinea Salvo Politino, presidente regionale Unimpresa Sicilia- che colpisce l’intera economia e in particolar modo uno dei fattori produttivi più importanti come il capitale umano».
Una domanda e offerta da rivedere sotto molti aspetti con l’80% delle aziende chiuse, a causa dei Decreti Governativi, e una ridotta circolazione dei consumatori che oggi acquistano molto meno.
«Passata questa situazione da Covid-19, con annessa crisi economica e sociale, è fondamentale parlare di programmazione- prosegue Politino- oggi si sta creando una “insolvenza di massa” dove gli imprenditori non possono far fronte agli impegni presi ed i fornitori, a loro volta, hanno in mano crediti praticamente inservibili. Per ripartire,quindi, non serve parlare di sospensione delle tasse ma, piuttosto, di vera e propria cancellazione dei tributi. Una “base”- continua il presidente regionale Unimpresa Sicilia- a cui bisogna aggiungere un’iniezione di liquidità facendo anche debito pubblico».