Economia
Algoritmo cerca tutele, società Jacobacci guarda innovazione
Compie 150 anni, all'attivo 100.000 brevetti e 10.000 clienti
TORINO, 17 NOV – Anche gli algoritmi alla base dell’Intelligenza Artificiale hanno bisogno di tutele. E la società Jacobacci & Partners – 150 anni di storia alle spalle, all’attivo 100.000 brevetti e 100.000 marchi per oltre 10.000 clienti di ogni dimensione, settore e area geografica – è pronta ad affrontare i nuovi mondi dell’innovazione tra metaverso, Nft e blockchain. “L’algoritmo è in parte è tutelabile, in parte ricorre ad altri sistemi come il diritto d’autore, è una grossa problematica. Non c’è mai una grande innovazione, quasi tutti utilizzano un sistema di scrittura che è già nota. E’ un capitolo nuovo, enorme, Il dramma è che non abbiamo abbastanza ingegneri elettronici per individuare forme di tutele. di questi aspetti” spiega Enrica Acuto Jacobacci, vicepresidente e ceo dell’azienda. La Jacobacci & Partners – che per celebrare i 150 anni ha organizzato a Venaria la mostra fotografica ‘Omaggio all’ingegno’ – ha la sede centrale a Torino e 15 sedi tra Italia, Francia e Spagna con 450 dipendenti. “Le imprese torinesi? C’è una piccola foresta che cresce, ma l’albero che cade fa più rumore della foresta. Ci sono realtà interessanti come il polo dell’aeronautica, che tutto questo riesca a fare massa e a sostituire realtà che hanno abbandonato il territorio non è immediato. Ci sono aree che hanno un approccio più dinamico come quelle di Brescia, Bergamo, Modena. Lì c’è un’energia un po’ diversa”.