MILANO, 08 NOV – “Il Golden Power impone la ricerca di un equilibrio tra tutela della sicurezza nazionale e crescita economica. Al fine di non generare incertezza e costi, e quindi ritrosia, da parte degli investitori stranieri” sottolinea il ceo di Mediobanca Alberto Nagel introducendo i lavori del convegno Golden Power tra diritto, mercato e politica industriale. Il numero uno di Mediobanca invita i ‘policy maker’ a mettere a fuoco alcune priorità: “su tutte quella di garantire prevedibilità e trasparenza nell’applicazione dei poteri speciali”. Il Golden Power rischia di essere una barriera agli investimenti esteri: “L’auspicio – aggiunge Nagel – è che le restrizioni agli investimenti dall’estero possano essere sempre limitate a quanto necessario per salvaguardare la resilienza dell’industria, a partire da un quadro normativo armonizzato al livello dell’Unione Europea che non veda gli investitori dei paesi membri penalizzati dalle asimmetrie che gravano oggi sui loro investimenti al di fuori del perimetro comunitario”. Il convegno è l’occasione per un confronto con gli altri paesi che hanno introdotto meccanismi di controllo degli investimenti esteri diretti “alla ricerca di un equilibrio tra i benefici della concorrenza nell’arena domestica e la tutela dell’industria rispetto ai nuovi rischi emergenti”.