Mutuo e risparmio: surroga, sostituzione o rinegoziazione?

Di Danilo De Luca / 25 Maggio 2015

Il mutuo è troppo caro? Allora cambialo. Il sistema creditizio italiano, infatti, prevede diverse possibilità per il mutuatario che decidesse di modificare le condizioni del proprio finanziamento per l’acquisto di un bene immobile. Il tutto senza trascurare i servizi del comparatore di mutui supermoney.eu o di altri portali del settore, i quali permettono di confrontare i diversi prodotti bancari tra loro alla ricerca della soluzione più indicata alle proprie esigenze.  

 

Come risparmiare sul mutuo già stipulato

Tramite Decreto Legge 40/2007, più comunemente noto come Legge Bersani, è stata introdotta anche in Italia la flessibilità nel sistema creditizio bancario, abbattendo impedimenti di natura burocratica ed economica esistenti fino a quel momento nel Belpaese. Da allora è stato possibile anche in Italia rinegoziare le condizioni del proprio mutuo senza particolari impedimenti procedurali. Le modalità a disposizione dei cittadini sono in tutto tre: surroga, sostituzione e rinegoziazione.  

 

Surroga

La surroga del mutuo consiste nel trasferimento del finanziamento presso un altro istituto che garantisca condizioni più vantaggiose, senza alcun costo aggiuntivo da riconoscere alla banca o al notaio. Ogni spesa relativa a istruttoria o perizia sarà da ritenersi a carico del nuovo istituto che accetta di farsi carico del mutuo appena trasferito. Importo dovuto e intestatario del finanziamento restano i medesimi mentre tutte le altre condizioni – tipo di tasso d’interesse, ammontare del tasso, numero di rate, durata – possono essere liberamente ridiscusse dalle parti in causa.  

 

Sostituzione

A differenza della surroga – in cui il finanziamento viene semplicemente trasferito da una banca a un’altra – nel caso della sostituzione, il vecchio mutuo viene estinto attraverso un finanziamento ricevuto da un altro istituto, permettendo al mutuatario di selezionare un’altra banca con cui stipulare un nuovo contratto.   In tal caso, le spese legali quali la perizia o l’istruttoria devono essere conteggiate nel costo della nuova formula creditizia. Il vantaggio, però, sta nella possibilità di approfittare della grande varietà di prodotti finanziari proposti dai diversi istituti, sfruttando al massimo il regime di libera concorrenza promosso dalla Legge Bersani.  

 

Rinegoziazione

Attraverso la rinegoziazione, le nuove condizioni contrattuali del mutuo vengono ridiscusse direttamente tra intestatario del credito e banca che lo elargisce, senza alcun intermissione di soggetti terzi. L’aumento della concorrenza nel settore ha reso gli attuali mutui più vantaggiosi rispetto a quelli proposti qualche anno fa. Il mutuatario, quindi, facendo leva anche su preventivi di mutuo stilati presso altri istituti, può chiedere alla banca intestataria del finanziamento una modifica delle condizioni del finanziamento. Un soggetto forte di una storia creditizia virtuosa può così ottenere modifiche sulla durata del mutuo, sul valore del tasso o sullo spread. L’istituto, da parte sua, pur di non lasciarsi sfuggire un cliente affidabile, può accettare di rinegoziare le condizioni. Come con la surroga, non sono previste spese legali o notarili.

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: mutuo rinegoziazione surroga