Musumeci a gamba tesa contro Rfi e Anas: «Troppo lenti i progetti in Sicilia»

Di Redazione / 04 Dicembre 2019

PALERMO – Nel giorno dell’esordio dei nuovi treni Pop in Sicilia, il presidente della Regione Musumeci coglie l’occasione per attaccare Rfi e Anas, due delle società che hanno in programma in maggiori investimenti in Sicilia nei prossimi anni ma che secondo il governatore lavorano male, con lentezza e non dimostrano di avere a cuore gli interessi dei siciliani.

«Contestiamo a Rfi la lentezza nella predisposizione dei progetti – ha detto Musumeci a margine della presentazione dei nuovi treni Pop alla stazione Centrale di Palermo -. Non basta prevedere un obiettivo nella programmazione se poi per raggiungerlo ci vogliono quindici o venti anni. Un’azienda come Rfi deve potere avere un occhio particolare per il Mezzogiorno in generale e per la Sicilia in particolare. Non sono compatibili i tempi dell’azienda con quelli delle esigenze dei siciliani».

«In questo momento Rfi ha oltre due miliardi di euro di fondi programmati dalla Regione siciliana per ammodernare alcune tratte – ha spiegato Musumeci -, alcuni cantieri sono già aperti, altri ancora no perchè mancano i progetti a cominciare dalla tratta di Milo, tra Palermo e Trapani».

Ma come detto Musumeci ne ha anche per Anas, l’Azienda nazionale autonoma delle strade: «Anas negli ultimi anni ha lavorato male e i risultati che arrivano dalla Procura della Repubblica lo dimostrano – ha affermato Musumeci riferendosi anche alle ultime inchieste della Procura di Catania -. E’ mancato un controllo sul personale». Secondo il governatore, «i tempi di Anas sono assai lenti su alcune tratte e su alcune opere, come la Nord-Sud, non c’è ancora chiarezza – ha aggiunto -, debbono cambiare passo, debbono cambiare musica. Dallo Stato e dalle aziende dello Stato la Sicilia si aspetta risultati assai diversi».

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