ROMA, 28 FEB – A fine 2021 le 12 società controllate
dal Mef quotate in Borsa, Enav, Enel, Eni, Fincantieri,
Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Rai Way, Saipem, Snam,
STMicroelectronics, Terna, avevano una capitalizzazione
complessiva di 178 miliardi di euro, il 23,16% del valore
complessivo, e quasi 10 miliardi in più sui 168,4 miliardi di
fine dicembre 2020 . E’ quanto risulta dall’ultima indagine
effettuata dal Centro Studi Comar sulle società partecipate. Il
settore dell’energia assorbe oltre il 72% del fatturato, seguito
dalla meccanica (14,3%) e dai trasporti e tlc (10,2%), con quote
marginali nell’ict, in editoria-spettacolo-sport, in servizi
alla P.A., in ambiente-territorio.
Secondo i dati relativi al 2020 le società controllate dal Mef
direttamente o indirettamente sono 49 (CoMar non considera nel
suo studio le 11 Società dove CDP non va oltre un controllo
congiunto come Enciclopedia Treccani, Rocco Forte Hotels,
Telecom Italia, Webuild, ecc.) e negli ultimi 2 anni si registra
una nuova tendenza alla crescita dello “Stato-imprenditore”. Tra
le nuove società, ITA-Italia Trasporto Aereo o Holding Reti
Autostradali o ITsART o DRI d’Italia (in Invitalia, per la
filiera siderurgica e il risanamento ex ILVA), connesse alla
transizione ecologica, Green.It (CDP e ENI) Renovit (CDP e
Snam). La Legge di Bilancio 2022 inoltre ha previsto la
costituzione di “Giubileo 2025”, in capo al MEF e altre società
sono state trasferite al Mef in seguito di commissariamenti
della Controllante, come accaduto per Anpal Servizi. Expo 2015
invece ha cessato l’attività ed è in liquidazione, mentre Italia
Infrastrutture, introdotta con la Legge di Bilancio 2020, non è
ancora stata costituita.