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Manovra:Sileoni, norma governo sui mutui aiuta i più deboli

Segretario Fabi, banche obbligate a cambiare al variabile

Di Redazione |

ROMA, 19 DIC – “La misura adottata dal governo va nella direzione di aiutare le fasce della popolazione più deboli ed è una decisione rilevante perché stiamo ancora attraversando una fase complessa, dopo la pandemia e con la guerra in Ucraina in corso: anche se veniamo da due anni di crescita economica importante, stanno aumentando le famiglie povere e le persone a rischio povertà sono più di 10 milioni”. Lo afferma all’ANSA il segretario generale del sindacato bancario Fabi Lando Sileoni in merito alle norma del governo sui mutui variabili annunciata ieri dal ministro Giorgetti. “La norma – ricorda Sileoni – obbliga le banche ad accettare i passaggio di mutuo, quelli fino a 200.000 euro, da tasso variabile a tasso fisso”. “Per quanto riguarda gli effetti causati da questa novità sul settore bancario, se è vero le banche potrebbero vedere lievemente ridotti i margini di guadagno su alcuni contratti, contemporaneamente si potrebbero assicurare il rimborso delle rete evitando di avere nuove sofferenze e quindi procedere con ulteriori accantonamenti” ha aggiunto. I criteri della norma prevedono un Isee di massimo 35.000 euro. Il nuovo tasso fisso sarà comunque più favorevole dell’attuale tasso variabile e calcolato selezionando il più favorevole tra: Irs a 10 anni (è un indice interbancario) o tasso residuo del mutuo al momento del cambio; a questo tasso si aggiungerà lo spread previsto nel contratto di mutuo (lo spread è il guadagno della banca).

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