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L’allarme della Slp Cisl Sicilia: «La privatizzazione di Poste Italiane? Sarebbe dannosa per la Sicilia»

Chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Renato Schifani

Di Redazione |

La SLP Cisl Sicilia, in una nota congiunta dei segretari regionali Maurizio Affatigato e delSegretario Confederale CISL Sebastiano Cappuccio, ha espresso preoccupazione per l’ipotesi di vendita da parted el Governo di una ulteriore quota del pacchetto azionario di Poste Italiane.

«L’attuale assetto societario del Gruppo Poste Italiane prevede il 65% della proprietà inmano pubblica, suddiviso tra le quote societarie in capo al Mef (30%) e le restanti inpossesso di Cassa Depositi e Prestiti», ricordano Affatigato e Cappuccio. «La vendita di unaulteriore quota del pacchetto azionario, seppur non fosse in grado di determinare da sola ilpassaggio della proprietà dal pubblico al privato, determinerebbe comunque unasignificativa riduzione del controllo pubblico e una maggiore esposizione dell’azienda ainteressi privati».

«In Sicilia, Poste Italiane rappresenta un presidio essenziale per il territorio e per lapopolazione, soprattutto per le fasce più deboli e marginali», sottolineano i segretariregionali della Cisl. «La presenza capillare di uffici postali e di sportelli ATM, la diffusione diservizi finanziari e assicurativi, la consegna della corrispondenza e dei pacchi, sono soloalcuni dei servizi che Poste Italiane offre quotidianamente ai cittadini siciliani. Una privatizzazione del Gruppo Poste Italiane avrebbe conseguenze negative per la Sicilia, in termini di perdita di posti di lavoro, riduzione dei servizi offerti e aumento dei costi», avvertono Affatigato e Cappuccio.

«Poste Italiane è uno dei principali datori di lavoro in Sicilia, con circa 9.500 dipendenti. La privatizzazione potrebbe portare a una riduzione degli organici, con gravi conseguenze per l’occupazione e l’economia regionale. Poste Italiane è anche un’azienda strategica per il territorio, in quanto offre serviziessenziali a cittadini e imprese», proseguono i segretari regionali della Cisl.

«La privatizzazione potrebbe portare a una riduzione dell’offerta di servizi, con un impattonegativo sulla qualità della vita dei siciliani, e a un aumento dei costi dei servizi offerti daPoste Italiane, con un peso maggiore per le famiglie e le imprese siciliane. Per questi motivi, nella convinzione che sia necessario scongiurare questa scelta, che sarebbe dannosa per l’intera collettività siciliana», concludono Affatigato e Cappuccio, «richiediamo al presidente della Regione, Renato Schifani, un incontro urgente per discutere di questo tema».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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