BRUXELLES, 6 MAR – La spesa per la ‘protezione sociale’ resta la più consistente delle uscite dei Paesi Ue (19,2% del pil), seguita da quella sanitaria (7,2%), servizi di interesse pubblico (6,2%), istruzione (4,9%) ed economia (4,3%), secondo i dati Eurostat sulla composizione della spesa pubblica nel 2015. L’Italia è tra i Paesi che spendono di più per l’assistenza agli anziani (13,8%), come Francia (13,7%) e Grecia in testa (15,7%), contro una media europea di 10,3%. Più bassa rispetto alla media Ue (4,9%) è la spesa italiana per l’istruzione (4%), mentre i Paesi che spendono di più per questo settore sono Svezia (6,5%), Danimarca (7%), Belgio (6,4%) e Finlandia (6,2%). In generale in Europa molto meno peso hanno i settori ‘ordine pubblico e sicurezza’ (1,8%), ‘difesa’ (1,4%), ‘cultura e religione’ (1%), ‘protezione ambientale’ (0,8%) e ‘case popolari e servizi per la comunità’ (0,6%). L’Italia è leggermente sotto la media per la spesa per cultura e religione (0,8%), ma spende di più per la protezione ambientale (1%).